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Fumo. Perché dire la verità è impossibile
Dr. Elio F. Gagliano Medico Chirurgo
26 Ottobre 2010
Il Dottor Elio Gagliano risponde al lettore citando ricerche effettuate da scienziati "eretici", articoli di giornalisti, gaffes dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e cerca, attraverso dati concreti, di smascherare il dogma "Il fumo fa male".
Buona lettura.
qualcuno (credo fosse Einstein) disse, più o meno: "Mentre la verità si sta ancora allacciando le scarpe, la menzogna ha già fatto il giro del mondo". Ormai qualsiasi dialogo civile tra fumatori e no circa i danni del fumo è impossibile. La frase "è ormai accertato che il fumo fa male" è divenuta uno slogan (e il dogma di una strana fede che vanta numerosissimi proseliti creduloni) monotono e poco originale.
Chi ha accertato che il fumo faccia male? Dov'è scritto? Dove sono le documentazioni? E, se ci sono, perché nessuno ne possiede una "fotocopia"? Qual è la patogenesi delle presunte malattie da fumo? Attraversi quali meccanismi biochimici ci si ammala fumando?
Si sa tutto (?) sull'eziologia e patogenesi di centinaia di malattie (deficit enzimatici e relativi geni e cromosomi coinvolti, metabolismo di farmaci, radicali liberi, citocromi 450, glicoproteina P e via dicendo); e sul fumo? Non c'è, che io sappia, uno straccio di documentazione, ripeto, nota a medici e a semplici cittadini, a parte discutibilissime statistiche (fatte da chi e come?) che non dimostrano nulla.
Si sa ancora ben poco sul cancro: le terapie oncologiche, a parte alcuni tumori liquidi (leucemie, mielomi e alcuni linfomi) sono ferme a decenni fa.
E allora? Già, però si sa tutto sul cancro (e un altro centinaio di malattie) da fumo: un gran progresso o il dirottamento di ricerche e studi che potrebbero essere orientati a problemi più importanti?
Cordialmente.
Gianni S.
Risponde il Dott. Elio Gagliano
Caro Gianni,
Se al detto di Einstein che citi nella tua lettera:
E, siccome i fedeli di qualsiasi religione non ammettono discussioni sui dogmi, è chiaro che non può esserci dialogo tra fumatori e non.
Per dar forza a quest'ultima affermazione, cito uno dei più agguerriti antifumo che negli USA ha testimoniato in varie cause contro le industrie del tabacco: Michael Siegel. Questi, nel suo blog "The rest of the story" dice:
"Il movimento per il controllo del tabacco è ormai diventato una religione. Essa si basa esclusivamente sulla ideologia, non sulla scienza. E peggio ancora, vi è un carattere simil-maccartista nel movimento, per cui quelli che mettono in discussione una delle sue dottrine, vengono attaccati, screditati, e ostracizzati, esclusi da qualsiasi discussione sull'argomento".
Pressoché sulla stessa linea l'articolo (agosto 2008) di Giuliano Ferrara: "Ma perché ho smesso di fumare", dice:
"Bisognerebbe studiare l’orrore contemporaneo per il fumo, è certamente un aspetto della nostra decadenza, una delle vie che ha preso il nostro autolesionismo, uno dei grandi equivoci ideologici del nostro tempo. E che carriera splendente ha fatto la immonda cricca antifumo, come sono riusciti in vent’anni a cambiare il paesaggio psicologico e morale dell’Occidente, portando la verità menzognera del rischio salute in ogni angolo d’America e d’Europa".
Attestati come questi ce n'è a iosa sul web ma, giornali e televisioni non si peritano affatto di menzionarli/commentarli neanche in un trafiletto in una pagina interna. Al contrario, fanno una grancassa quando un qualsiasi pirla dice qualcosa contro il fumo, come, p.e. che l'asma aumenta di anno in anno e che una delle cause maggiori è il fumo di sigaretta! Il che è una contraddizione, come ho commentato in un articolo di due anni or sono. Infatti, NEL MONDO OCCIDENTALE SI FUMA SEMPRE DI MENO (sia per il lavaggio cerebrale delle campagne contro il fumo, sia per la difficoltà di trovare un posto dove sia possibile) MA L'ASMA È IN CONTINUA ASCESA!!!
Ma se io sono un emerito sig. Nessuno sull'argomento, ci sono varie autorità nel mondo scientifico che sono state ignorate, trattate con autosufficienza, o inguaiate, per aver osato di affermare che il fumo passivo non è il diavolo che viene presentato alla gente. Per citarne qualcuno: il prof. Robert Molimard, fondatore, a Parigi, della scuola di Tabaccologia per la lotta al tabagismo, e J. E. Enstrom che, con G. C. Kabat, ha presentato uno studio su oltre 118.000 persone seguite per 39 anni, giungendo alla seguente conclusione:
IL FUMO PASSIVO NON HA ALCUN NESSO CAUSALE CON LE MORTALITÀ CORRELATE AL FUMO AMBIENTALE, E CHE L'ASSOCIAZIONE TRA L'ESPOSIZIONE AL FUMO PASSIVO E MALATTIE CARDIOVASCOLARI E CARCINOMA POLMONARE PUÒ ESSERE CONSIDEREVOLMENTE PIÙ DEBOLE DI QUANTO GENERALMENTE SI CREDA.
Benché lo studio di quest'ultimo fosse stato pubblicato da uno dei più prestigiosi giornali medici del mondo (British Journal of Medicine), Enstrom è stato immediatamente attaccato da mezzo mondo scientifico, anche se nessuno sia stato in grado di confutare i suoi argomenti e le sue conclusioni, o mettere in dubbio la sua integrità scientifica. Agli inconsulti attacchi, Enstrom ha in seguito pubblicato un chilometrico articolo, corredato da ben 143 referenze, in cui ha denunciato i "numerosi immorali ed erronei attacchi" sulla sua ricerca ed affermato che il suo "studio (può) non essere politicamente corretto, (ma) è un'onesta ricerca fedele alla scienza".
La sua difesa, comunque, non gli ha evitato di essere radiato dall'Università della California, con la seguente motivazione:
Se ci si chiede come mai gli anti-fumo abbiano potuto, (Ferrara) "cambiare il paesaggio psicologico e morale dell’Occidente", basta riflettere sul silenzio stampa che circonda gli "eretici", basta notare che tutti - o quasi - gli articoli "scientifici" che riferiscono patologie associate al fumo sono corredati da propaganda di "farmaci" per smettere di fumare, basta riflettere sul gemellaggio tra divieti di fumo e vendite di prodotti per smettere di fumare che ai colossi farmaceutici fruttano miliardi di euro l'anno.
E come si può dubitare che le lobby farmaceutiche facciano pressione (a suon di € e $) presso "attivisti importanti" (p.e. ministri e politici di grosso calibro, editori) per rendere sempre più efficaci le norme antifumo visto che il loro inasprimento aumenta le vendite dei loro intrugli?
Come si può dubitare che le campagne antifumo siano finanziate dalle multinazionali farmaceutiche? E' logica di mercato.
Sopra ho detto "attivisti importanti" per distinguerli dai bigotti e dalle anime buone che vogliono salvarti la vita, e da coloro convinti che il fumo degli altri compromette la propria salute. Questa brava gente (medici compresi) non riceve soldi o regali da Big Pharma, ma ha inconsciamente subito un profondo lavaggio cerebrale. Mi spiego:
E' noto che la pubblicità è l'anima del commercio.
Che cos'è la Pubblicità?
E' "Qualsiasi forma di propaganda diretta a ottenere dalla collettività la preferenza nei confronti di un prodotto o di un servizio.
E che cos'è la Propaganda?
E' "Azione intesa a conquistare il favore o l'adesione di un pubblico sempre più vasto mediante ogni mezzo idoneo a influire sulla psicologia collettiva e sul comportamento della massa" (Dizionario "G. Devoto").
E che cosa ha fatto la propaganda antifumo alla "psicologia collettiva e al comportamento della massa"?
Persino la gran parte dei fumatori ne è stata (è) vittima!
Concludo ricordando la figuraccia fatta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in occasione dell'influenza H1N1.
Aveva annunciato una pandemia influenzale che si sarebbe diffusa rapidamente in tutti i paesi del mondo. Aveva sollecitato i governi a fare le provviste del vaccino in tempo utile.
Abbiamo visto com'è finita (vedi qui). Questa è la stessa OMS che da anni mette in guardia il mondo contro il fumo: è una fra le maggiori minacce della salute pubblica.
Appena i colossi farmaceutici saranno pronti, farà la propaganda per il vaccino antifumo. Statene certi.
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