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NON L'HA UCCISA IL
FUMO PASSIVO
(noi l'avevamo detto...)
10 Febbraio - Esiste ancora l'onestà? Il
Resto
del Carlino Domenica 8 Febbraio ci riporta la notizia così:
MILANO – “Quella
donna non morì a causa del fumo passivo”. Colpo di scena al
processo d’appello per due dirigenti dell’istituto di credito
Paribas, accusati di omicidio colposo e
condannati di primo grado a 3 mesi di reclusione per la morte
della dipendente Monica Crema. La perizia medica voluta
dalla Corte – e appena depositata – di fatto ribalta le
conclusioni dei primi esperti. Una “crisi asmatica acuta
irreversibile” fu la causa del decesso, secondo i professori Lo
Cicero, Schroeder, e Mangili, autori della nuova consulenza,
mentre “non si configura comprovato ne’
fondatamente prospettabile” il collegamento tra la morte e
l’esposizione della lavoratrice al fumo passivo sul luogo di
lavoro. Nel marzo di due anni fa, con una motivazione
di 26 pagine, la sentenza del giudice Walter Saresella aveva
concluso ben diversamente, costituendo di fatto il primo
verdetto di condanna per fumo passivo nei confronti di
capoufficio e direttore del personale della dipendente deceduta.
La donna, una 35enne malata conclamata di asma bronchiale
allergica morì il 6 settembre 1999 per un’acuta insufficienza
respiratoria. |
Non c'è da essere sorpresi, visto che i
"pericoli" del fumo passivo
sono una
truffa scientifica messa in circolazione da persone con pochi
scrupoli, troppo altolocate e spesso serve di agende particolari
aliene sia alla politica di stato, sia ai loro ministeri, e
soprattutto
aliene alla scienza. "Non si tratta di
allarmismo, ma di certezze e numeri precisi", sibila Veronesi
dalla sua rubrica sul settimanale "Oggi"
di questa settimana -- e si permette ancora
di chiamare "immorali" e "irresponsabili" coloro che fanno vedere
gente che fuma alla televisione, dopo aver scritto un'intera pagina
di disinformazione assoluta, che presto riprenderemo riga per
riga. No, Veronesi, l'immorale sei tu, come immorali e
irresponsabili sono quelli che danno informazione falsa o
tendenziosa -- e specialmente quando si approfittano delle loro
visibili posizioni. Vergogna!
Come non c'è da essere sorpresi nemmeno
del fatto che -- differentemente dalla sentenza di prima istanza che
era sulle prime pagine di tutti i giornali -- la notizia è stata
riportata in poche righe e "sottovoce" solo da pochi giornali.
Bisogna, infatti, dar da bere al popolo nella
truffa che
il fumo passivo "danneggia gravemente te e chi ti sta intorno",
come è falsamente scritto sui pacchetti di sigarette, o che
"avvelena la gente" come afferma il Sirchia. E i media ruffiani del
Reich sanitario-farmaceutico devono collaborare, soffocando la
verità per quanto possibile. Dal canto loro, i gestori e i datori di lavoro
devono vivere nel terrore di rispettare i diritti dei fumatori
(anzi, devono credere che i fumatori non abbiano diritto alcuno
perché "assassini"); nel terrore di essere inseguiti da avvocati,
dalla Procura della Repubblica, e di pagare di tasca loro, e quindi
non devono sapere che questa perizia -- una volta tanto onesta --
sbugiarda ancora una volta la Truffa del Secolo e i disonesti che la
sostengono. La madre della donna vittima dello sfruttamento
mediatico dei salutisti lo aveva già indicato chiaramente che non
poteva essere il fumo passivo, e ciò era stato anche riportato dal
Corriere della Sera in questi termini: "...Singolare la posizione
della madre della giovane deceduta, secondo la quale
la figlia non sarebbe morta a causa del fumo,
ma per
l'allergia verso qualche cosa che aveva mangiato nella pausa pranzo.
La donna non solo non si è costituita parte civile, ma ha
definito «vergognoso» l'atteggiamento del genero che, malgrado fosse
al corrente delle effettive ragioni del decesso della moglie, ha
deciso di avviare la causa per chiedere un risarcimento."
E vero, caro Corriere: la posizione della
verità quando la corruzione diventa la norma è sempre
singolare, contro-corrente, eretica e aliena. Ma ai truffatori
antifumo non interessa la verità - né interessa esaminare i termini
del problema: come sbavanti cani rabbiosi, essi sono solo interessati
a diffondere le loro balle al popolo, come riporta La Repubblica di
sabato scorso: "...La parola d'ordine è farsi sentire ad ogni costo,
una faticaccia da militanti. Ma è il nostro lavoro!, spiega il
professor Dubois..." E' di certo il vostro lavoro, cari
salutisti e antifumo:
ma è anche il nostro lavoro e parola d'ordine dire la verità, tutta
la verità, nient'altro che la verità.
Ci auguriamo che l'informazione
scientifica messa a disposizione da FORCES
[1]
[2] [3]
[4] sul suo sito abbia contribuito alla
perizia summenzionata. Nel frattempo, fuma pure perché, ancora
una volta, SE FUMI NON AMMAZZI NESSUNO.
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EVIDENZA SCIENTIFICA
10 Febbraio -
Fumare fa male o
bene? Dipende da quanto - Nel mezzo della tormenta
propagandistica, mettiamo a disposizione dei lettori due studi
originali che i truffatori antifumo si sono sempre ben guardati dal
menzionare. Il primo,
Cigarette Smoking and Health Characteristics,
condotto dal US Department of Health, Education and Welfare,
risale addirittura al 1965. Lo studio concludeva senza esitazioni che
coloro che fumavano poco (circa 10 sigarette al giorno di quelle
potenti che si facevano una volta) godevano di
migliore salute di coloro che non fumavano affatto, mentre la
situazione si capovolgeva per i fumatori incalliti. Questa fu la prima
ferma indicazione che fumare con moderazione fa meglio che
non fumare, mentre fumare troppo fa peggio di entrambi. Si noti
che lo studio fu condotto prima che le multinazionali
farmaceutiche inventassero le "terapie" sostitutive e
pagassero
gli antifumo e le università per produrre tonnellate di scienza rottame
sull'abitudine. Certo, si potrebbe obiettare che lo studio è
"vecchio" e che "nuova evidenza dimostra che..." Però nel 1994
l'Australian Bureau of Statistics, nell'enorme studio
National Health Survey Lifestyle and Health
dimostrò ancora più chiaramente la stessa cosa e andò oltre: i
fumatori moderati, non solo godevano decisamente di migliore salute
dei non fumatori, ma il loro "costo sociale" per
ospedalizzazioni e cure per malattie croniche, respiratorie e pure
cancri era decisamente inferiore a quello dei non fumatori.
Di nuovo, questo studio era fuori dall'influenza dei farmaceutici, e
predatava - almeno in Australia - l'avvento delle cosche salutiste al
potere.
Vero è che anche in questo caso si
parla di epidemiologia multifattoriale - cioè di base scienza rottame
che non può provare alcuna causalità biologica - però, viste le
dimensioni e/o l'arco di tempo che coprono, questi studi dimostrano almeno che
il fumo non è certo quel killer che i Sirchia e i Veronesi di questo
mondo vogliono farci credere che sia. Il tutto punta decisamente a una
realtà che chiunque può capire - il troppo stroppia - ed
anche all'esistenza di soglie sotto le quali una sostanza non
solo non fa male, ma addirittura può fare bene (che è poi il principio di
ogni medicina). In breve, essi dimostrano ancora una volta il valido
(ma ignorato dai truffatori della "salute pubblica" e del "salva
l'ambiente") principio di tossicologia: è la dose che fa il
veleno. Fuma pure - ma
moderatamente. Per ulteriore documentazione scientifica sui
benefici del fumo,
clicca qui.
... NE
SARETE DEGNI?...
10 Febbraio -
''Buona giornata a tutti. Sono Girolamo
Sirchia, ministro della Salute, e
desidero informarvi che dal primo marzo 2004 su tutti i treni Eurostar
e sui nuovi Intercity non sarà consentito fumare. Condivido questa
iniziativa di Trenitalia, che ha l'obiettivo di tutelare la salute dei
viaggiatori, di quelli che non fumano e di quelli che fumano, e del
personale delle Ferrovie. Infatti, il fumo è un pericoloso
contaminante ambientale. Conto davvero sulla vostra collaborazione
perché questa iniziativa di salute abbia successo''.
Ecco il
messaggio che i sudditi del Regime dovranno sopportare per tutto il
giorno del primo Marzo su tutti i treni d'Italia:
la truffa
del fumo passivo mescolata ad una realtà orwelliana tinta del nero
paternalismo del regime e poi messa nella candeggina medica della
scienza rottame. Ecco un suggerimento utile per il primo Marzo: non
prendete il treno -- un messaggio silente ma chiaro che siamo
stufi del paternalismo proibizionista di stato. E non credete a quello
che sentirete nei telegiornali di Lunedì primo Marzo; ve lo diciamo
già noi: l'iniziativa è stata ben accetta e anche i
fumatori sono d'accordo! Quando si passa dalla scienza alla
propaganda alla truffa e ciò diventa il sistema, non c'è da credere a
nulla di quello che ci viene detto. |
BAGGIANATE ALLA RIBALTA
10 Febbraio -
Se non si sa quel che si dice, è meglio
tacere -
Mentre la
Federazione Italiana Tabaccai continua a baciare l’anello papale della
“salute pubblica” ed i tabaccai come categoria si avviano sul viale
della bancarotta carichi di colpe e scarichi di soldi, le baggianate
continuano a moltiplicarsi.
Ecco un bel
esempio di chi parla solo in virtù del fatto che ha una bocca.
Leggiamo
sul
sito FIT:
Titolo: Fumo:
Baronci a Sirchia, “vieterà il fumo anche a casa”?
"E' la battuta di Sergio
Baronci, segretario generale della FIT, a margine della presentazione
della Campagna di raccolta fondi... ecc."
'Sono
d'accordo”, continua Baronci, “che non si possa fumare in
ambienti come gli ospedali o dove non c'è un sufficiente ricambio
d'aria come in aereo. Ma mi sembra assurdo che i fumatori, in
treno, non possano più essere liberi di scegliere e “ghettizzarsi”
nelle carrozze loro riservate. Perché”, si chiede, “toglierle e
bonificarle? Perché non tutelare anche i diritti dei fumatori?''
...Perché in Germania non si tutelavano
anche i diritti degli ebrei (i
nazisti avevano una vera passione per i treni...) e negli USA anche quelli
dei negri, signor Baronci?... Ma lei fa finta o fa sul serio?!... Inoltre negli ospedali si è sempre
fumato e non esiste nessun problema ad allestire sale fumatori con
condizionatori d'aria; la posizione degli ospedali è quindi moralista
e non pratica. Inoltre qui non c'è nulla da "bonificare" se non
l'infezione salutista. Non intendiamo offenderla, ma lei non sta mica
usando la stessa, accuratamente scelta terminologia tendenziosa degli
antifumo?...
Ma la baggianata
vera concerne gli aerei. La capacità di ricambio d’aria di ogni aereo
moderno è del
100%
del volume ogni 2 minuti
(ci abbiamo messo meno di due minuti a trovare questa
informazione, sig. Baronci!...).
Il problema è che
ora, col divieto di fumo, 90% dell’aria è riciclata e 10% presa
dall’esterno, quindi riciclando “bellezze” come TBC, raffreddori,
influenze, ecc. Quando invece l’aria era “sporca” di fumo, essa veniva
rimpiazzata al 90% almeno ogni cinque minuti con aria esterna,
e solo il 10% era riciclato/filtrato, al punto che ci sarebbero voluti
5 anni e mezzo di volo ininterrotto per un non fumatore per
inalare l'equivalente di una
sigaretta:
cliccare qui per la prova scientifica (nessuna scienza rottame,
misurazione elettronica diretta fatta dal Dipartimento dei Trasporti
americano). Ma ciò costava carburante, ed ecco che le compagnie
aeree scoprirono
la truffa
del fumo passivo.
Baronci dovrebbe
imparare a documentarsi prima di aprire la bocca. Ma che il Baronci si
consoli: lo stesso problema di terminologia patologica e allergia alla
verità lo hanno anche i ministeri della "salute" e i mass-media
loro
lacchè. ...Piuttosto,
attento a chiamarla “battuta”, quella di proibire di fumare a casa
propria: quello è il fine ultimo delle carogne antifumo; di
nuovo: documentarsi prima di aprire la bocca, per favore. E già
che ci siamo, tutelare gli interessi dei propri iscritti e dei loro
clienti facendo vedere un po’ di denti -- e non solo anemiche
gengive prima dell’applicazione della dentiera. Grazie.
CONTRIBUTI DEI
LETTORI
10 Febbraio -
Una lettrice
ci segnala questo sito, dove
al punto 4 vediamo una soluzione tipicamente "sirchiesca", e al 5
abbiamo un'idea della potenza intellettuale e d'argomento di
Oliviero Toscani, splendido rappresentante del movimento antifumo. |
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SUGGERIMENTI DEI LETTORI
CONTRO LA NAZIFICAZIONE DEI TRENI
 10
Febbraio - "Gentile
redazione, esiste un'interessante sito,
www.oggidecidoio.too.it,
dal quale poter scaricare una lettera indirizzata a Sirchia e
Berlusconi, per protestare contro l'illiberale legge che vieta
totalmente il fumo sui treni. I mezzi di informazione non ne danno
notizia, ovviamente, quindi stiamo cercando di farlo conoscere a più
persone tramite il passaparola. Spero che vogliate dare notizia di
questa iniziativa, per fermare il ministro Sirchia una volta per
tutte! Grazie per l'attenzione e complimenti per la vostra attività"
-- da Duccio
10 Febbraio -
Ecco un altro suggerimento
di un'altra lettrice: andate sul
sito di Trenitalia (notare la nuova icona "Libertà di non fumare",
e il
paternalismo dozzinale di chi non si fa gli affari propri ed è
complice della
truffa del
fumo passivo)
e spedite alla dirigenza il seguente messaggio: solo facendo sentire
la nostra voce possiamo ottenere ciò a cui abbiamo diritto, cioè un
viaggio confortevole!
"Comunico che a causa dell'impossibilita' di fumare sui treni Eurostar,
non rinnoverò la tessera di socio del club Eurostar e non prenderò mai
più un treno finché non sarà ripristinata l'opzione di scelta tra una
carrozza fumatori e una non fumatori. Inoltre, farò il possibile per
convincere parenti, amici e colleghi ad aderire a questo boicottaggio
di Trenitalia".
LETTERA E BUSTA
PREFORMATE: DATE A TRENITALIA IL DITO CON STILE!
Lettera
e busta pre-formate scaricabili e pronte da stampare in formato Word.
Lettera con logo come sopra a pieni colori, e busta con logo in
sottofondo. La lettera ha due messaggi suggeriti; usatene uno, o
create il vostro!
Scarica lettera ||
Scarica busta
Come
contattare Trenitalia
Indirizzo
postale: Trenitalia S.p.A., attenzione Direttore di
Divisione Passeggeri, Piazza della Croce Rossa 1, 00100 ROMA.
Nella lettera bisogna includere nome, cognome, firma, indirizzo
completo; e-mail e numero di telefono se disponibili: non
diamo ai lacchè del salutismo opportunità per cestinare la
lettera con scuse procedurali!
E-mail:
clicca qui
per accedere direttamente al modulo di comunicazione con Trenitalia:
nella pagina a righe che appare, cliccate su "contattaci",
poi scegliete la sezione "comfort del viaggio".
Avvertimento:
abbiamo cercato noi stessi di mandare un messaggio ma, come per
il loro servizio treni, il modulo Trenitalia funziona male:
quando si invia il messaggio, potrebbe apparire la scritta:
"ATTENZIONE: I caratteri consentiti sono: A-Z a-z <spazio>' "
di cui, naturalmente, non si capisce il significato; cambiare i
caratteri maiuscolo/minuscolo o eliminare gli accenti non serve.
Se ciò appare, non sappiamo al momento come andare attorno
all'ostacolo, e l'unica opzione è quella di spendere i soldi del
francobollo. Forse è il modo di Trenitalia per ricevere meno
insulti possibile? |
10 Febbraio -
Lettera al ministro della "salute" -
Ecco un'altra ottima
lettera spedita dalla lettrice Sponga, anche autrice di
XX
(ics-Ics) e l'aroma passivo, pubblicato il 2 Febbraio scorso.
Al Ministro
della Salute
- Sono una sua ammiratrice di 57 anni. Ho letto con piacere della
campagna di Trenitalia, sponsorizzata dal suo Ministero, che
sopprimerà le carrozze fumatori. Finalmente potrò viaggiare
tranquilla, senza quell'idea fissa che, a poca distanza da me, c'è
gente che vuole farci morire affumicati. Non vedo l'ora che
arrivi il 1° marzo per godermi le loro facce in astinenza sull'Eurostar.
Per carità, io non ce l'ho con i fumatori, sono anche loro esseri
umani, quasi come noi; anzi, se il fumo non gli avesse tolto il lume
della ragione, capirebbero che tutte queste sue divertenti trovate
sono solo per il loro bene.
Ho apprezzato la
sottile astuzia di anagrammare la frase: NON LIBERTÀ DI FUMARE in
LIBERTÀ DI NON FUMARE che sarà lo slogan di questa campagna: stia
tranquillo, loro non possono capire queste finezze, del resto le Sue
statistiche ci dicono che appartengono agli strati più umili e meno
scolarizzati della società: straccioni e praticamente analfabeti.
Qualcuno si è chiesto che fastidio potesse dare un vagone piombato in
fondo a un treno: ma come si fa a non capire che, quando viaggio, IO
SO che c'è quella gente sul mio treno e tanto mi basta
per rovinarmi la giornata. Ringraziandola ancora per le sue
iniziative, mi permetto di chiederle se non sia possibile (certo non
subito, darebbe troppo nell'occhio) arrivare ad avere un treno tutto
per noi... ARIANI! In attesa della SOLUZIONE FINALE, le
invio cordiali
saluti.
FORZA
RAGAZZI (E RAGAZZE)!! -- Anche se i signori Sirchia e Berlusconi
fanno carta igienica di ogni lettera di protesta, almeno diamogliene
abbastanza da causar loro le emorroidi. |
AGGIORNAMENTO
SPECIALE ANTIDISINFORMAZIONE
Sirchia, Veronesi, La
Repubblica:
SMETTETELA DI PRENDERCI IN GIRO!
7 Febbraio - Cari lettori, non mancate di
leggere La Repubblica di oggi, Sabato 7 Febbraio per vedere la più
grossa collezione di disinformazione sul fumo apparsa da un bel po' di
tempo a questa parte. Apre Veronesi, che parla di Sir Richard Doll, l'epidemiologo
inglese, che "merita il premio Nobel" per aver scoperto i "pericoli"
del fumo dagli anni '50. Richard Doll non ha scoperto un bel niente se
non associazioni statistiche non dimostrabili scientificamente. Nei
paper di Doll, il condizionale è il tempo più usato nei verbi,
con centinaia di "potrebbe", "forse", "ipotizzando che";
quindi Veronesi e La Repubblica danno informazione tendenziosa agli
italiani come al solito. Forse l'esimio Veronesi, invece di slogan
politici pieni di nulla come "no al proibizionismo si alla pedagogia"
(Umberto, 'ca nesciuno è fiesso...), potrebbe dimostrarci la
causalità unica del fumo di una sola morte da "tabagismo",
per favore? Smettila di prendere in giro gli italiani, Umberto
-- un invito che estendiamo anche agli altri salutisti in servizio
permanente effettivo. E per favore, Umberto e Girolamo: la pedagogia
andatela a fare ai vostri nipotini, perché questa non è una classe
elementare, specialmente quando i maestri sono dei venditori di fumo
passivo. Ma c'è di più: omissione. Il Veronesi e La Repubblica
non menzionano una delle cose più importanti che Doll abbia mai
scritto sulla scienza rottame che lo ha reso così famoso:
"Le osservazioni epidemiologiche hanno seri
svantaggi. Raramente esse possono essere fatte secondo le
strette esigenza della scienza sperimentale, e quindi possono
essere aperte ad una varietà di interpretazioni. Un
particolare fattore può essere associato con qualche malattia
semplicemente per via della sua associazione con un altro
fattore che a sua volta causa la malattia, o l’associazione può
essere un artefatto dovuto a qualche sistematica tendenza nella
raccolta delle informazioni…"
"Comunemente ma erroneamente si suppone che la
regressione multipla, la regressione logistica, o varie forme di
standardizzazione possano essere usate di routine per rispondere
alla domanda: 'E’ la correlazione dell’esposizione (E) con la
malattia (M) dovuta semplicemente ad una correlazione comune di
entrambe con fattore o fattori confondenti (C)?' … Inoltre, è
ovvio che le regressioni multiple non possono correggere le
importanti variabili che non sono mai state registrate… Tali
svantaggi limitano il valore dell’osservazione negli esseri
umani, ma finché non sapremo esattamente cosa causa il cancro
e come certi fattori sono in grado di modificare gli effetti di
altri, resterà il bisogno di osservare con immaginazione
ciò che succede nelle varie e diverse categorie di persone…"
(Doll R, Peto R, The causes of cancer, JNCI
66:1192-1312, 1981. p. 1281) |
Va avanti "La Repubblica": 500.000 "morti" in Europa (neanche uno
dimostrabile scientificamente,
inventati
di sana pianta e contradditori tra di loro), 90% dei cancri
polmonari "legati" al fumo (di nuovo, neanche uno dimostrabile, e
statisticamente avvengono comunque dopo i 73 anni), 25% il numero
d'infarti "legati" al fumo (vedi summenzionate truffe statistiche,
clicca qui per documentazione scientifica).
Ma lo stesso Doll nel paper antifumo
Mortality in Relation to Smoking: 40 years' Observation on Male
British Doctors, pagina 8, ci dice:
"Nella maggior parte delle associazioni causali, sembra
che il fumo agisca in sinergia con altri agenti eziologici come
il consumo di alcol, vari aspetti della dieta, la pressione e
lipidi del sangue, o altri rischi cardiovascolari; oppure,
esposizione ad asbesto, radon, o la possibilità di qualche
fattore infettivo. L'effetto quantitativo del fumo,
conseguentemente, cambierà con la variazione della prevalenza di
questi altri agenti. In diversi casi il fumo e altri agenti
eziologici possono anche essere confusi con il consumo di
alcol, vari aspetti della personalità, e, forse, certi aspetti
della dieta." In sostanza: è
impossibile quantificare la mortalità da tabacco.
Per finire, lo stesso Doll, in
Report Of The Scientific Committee on Tobacco and Health
parla dei benefici del fumo contro Parkinsonismo,
malattia di Alzheimer, Colite ulcerosa, benefici per
certe forme di cancro e, addirittura, menziona le morti
premature che sono state prevenute dal fumo. Ma i Sirchia, i
Veronesi, e i loro lecca-piedi dei media impegnati nelle
"crociate sacrosante" della menzogna si guardano bene dal
menzionare Doll in questi casi, continuando nella loro opera di
rappresentazione falsa e tendenziosa del fumo. |
Ma tornando a La Repubblica, il barrage della
disinformazione continua coi fumatori in discesa
nell'Ue negli ultimi 30 anni (la discesa avvenne prima
della truffa antifumo; inoltre, ciò si calcola contando le sigarette
vendute legalmente, dimenticandosi opportunamente il rampante
contrabbando in tutta la Ue per via della tassazione da rapina), e
così via. Poi si continua con l'informazione falsa
sull'Irlanda, dove in realtà il divieto (se mai avverrà) è stato
rimandato di un anno perché i gestori irlandesi, dotati di attributi,
annunciarono che non avrebbero rispettato una legge
basata su
una truffa scientifica. E, dulcis in fundo, il signor
Franceschini che parla dell'Irlanda ha anche bisogno di lezioni di
inglese, perché si dice "smoke-free", non "smoking free" -- esempio
della "accuratezza" e dell'ignoranza con cui si riporta la Truffa del
Secolo -- basta fare sensazione e gabbare gli italiani.
Come per la
Germania nazista, gli avanzamenti di uno stinto ma altrettanto
pericoloso regime totalitario sono dipinti come progresso e nascosti
da camici bianchi: la soppressione della libertà d'informazione
pubblicitaria delle sigarette, l'obbligatorietà di stampare sui
pacchetti affermazioni-truffa e istigazioni all'intolleranza, e foto
da voltastomaco su cancri e ictus senza che se ne possa provare uno.
Ed anche, aggiungiamo noi, il rifiuto categorico dei journal
scientifici (controllati dai farmaceutici) di pubblicare ogni studio
scientifico condotto con finanziamenti di Big Tobacco
indipendentemente dal suo valore, mentre la scienza rottame antifumo
prodotta coi soldi di Big Pharma o quelli delle istituzioni
influenzate da Big Pharma è pubblicata subito per gabbare il mondo sul
"consenso scientifico" antifumo.
A "un'Europa libera dal fumo il sogno
dei crociati antitabacco" bisogna opporre -- e presto --
quello di "un'Europa libera dai ciarlatani antitabacco", dalla scienza rottame,
dai venduti ai farmaceutici e -- specialmente -- da gabbamondo
travestiti da dottori che si fanno ricchi e potenti con
disinformazione e usando stampa ruffiana, ed evitando accuratamente
ogni confronto scientifico che riveli senza ombra di dubbio i
truffatori che sono. Diamoci da fare.
FILIPPO FACCI
 7
Febbraio -
Ci
faccia accendere, dottor Sirchia - Statistiche, allarmi, studi
farlocchi, divieti assurdi... Fumus persecutionis -
Riportiamo questo articolo di Filippo Facci, comparso
oggi su Il Foglio, che descrive meravigliosamente i sentimenti
dei fumatori e le truffe statistiche prodotte a quintali dalla
scienza rottame, che è poi usata dai gerarchi della "salute pubblica"
per demonizzare tutto, e far vivere tutti nella colpa, nell'imbarazzo
e nella vergogna che viene dall'induzione della scarsa autostima.
Fuma, mangia e bevi, cittadino. Tu sei la parte lesa,
non chi offende. Non sentirti depresso, cittadino: sentiti oppresso
e renditi conto che è tempo di dare sfogo alla tua rabbia -- non
con lamenti, ma con qualcosa che cambi ciò che succede,
perché questo non finirà mai. Rivendica la tua dignità,
e non ascoltare l'incessante crescente devastante assordante
ondata di propaganda di chi, spesso bocca delle multinazionali
farmaceutiche, gioca alle tre tavolette delle statistiche rottame.
Per capire a fondo l'arroganza
del ministro della "salute" (che in uno stato libero dovrebbe essere
servo del popolo e non condottiero di un manipolo di fanatici)
ed il suo supremo disprezzo per un dibattito scientifico (che
dimostrerebbe inevitabilmente che
il fumo
passivo è una truffa totale e indiscutibile), leggiamo una
citazione di Girolamo Sirchia, riportata da Facci in questo articolo: “Tra i
contaminanti dell’aria, il fumo è il più pericoloso per la salute
pubblica perché è dotato di proprietà cancerogene sulle quali non è
più lecito discutere”.
"Non
è più lecito.", continua Facci. "E voi a questo signore non
dovete dirgli: io dissento. Voi dovete dirgli: tu sei un ignorante.
Tu sei un venditore di fumo passivo."
Amen a Filippo Facci, e grande
ammirazione a Il Foglio, che ha avuto il coraggio di
pubblicarlo -- dimostrazione che la libera informazione e l'onestà
intellettuale sono ancora vive in Italia nonostante l'antifumo.
E' tempo di usare meno epiteti di
"onorevole" con questi signori, e chiamarli invece a rendere conto
al popolo del proprio operato. Di forzarli -- come è giusto fare
con i servi del popolo in una democrazia -- a dimostrare le
loro affermazioni non con slogan emozionalismo e odio, ma con quella
scienza che bestemmiano così tanto e di cui dicono che non è più
lecito discutere la veridicità delle loro affermazioni; e ciò in
dibattiti scientifici pubblici in cui l'opposizione abbia pari opportunità
di parlare, e in cui ai cittadini si permetta di giudicare loro
stessi l'evidenza disponibile. Questa è democrazia e libertà in
una nazione libera dal fascismo di ogni colore, signor ministro della
"salute".
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