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VEDI ANCHE:
FUMO E ASMA |
Quando si tolgono le statistiche e si
misurano gli inquinanti del fumo passivo direttamente, essi ci fanno
sorridere. Questi gli studi sulla ventilazione. |
"Semplice
esposizione non equivale a tossicità; è la dose che fa il
veleno" - Principio basilare di tossicologia |
"Se
ripetuta con sufficiente frequenza, una menzogna diventa la nuova verità"
-
Paul Joseph Goebbles, ministro della propaganda della Germania nazista |
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"Il
fumo passivo è cancerogeno, non c'è dubbio" (Prof. Umberto Veronesi, ex-ministro della salute)
- Ma l'evidenza lo chiama bugiardo |
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24
Giugno 2005 - National Cancer Institute: "...Questi risultati suggeriscono che
l'esposizione a cancerogeni nel fumo passivo potrebbe non essere
un fattore importante nell'origine del cancro polmonare, e che un
ancora da identificare cancerogeno(i) potrebbe [invece] giocare un ruolo
importante". Non c'è da stupirsi, perché le quantità di cancerogeni
nel fumo passivo sono di gran lunga al di sotto di ogni possibile soglia di
pericolo anche dopo prolungatissima ed intensa esposizione, come ben
stabilito da molti anni - ma guai a dirlo! (clicca
qui e vai a pagina 6 del pdf per verifica e quantificazione).
Si, sarebbe proprio bello sentire
la verità dalle "autorità" sanitarie - qualcosa come: "il fumo
passivo non fa male" ma, nella corrente situazione di corruzione, non succederà perché il mandato
è quello di
truffare la gente per farla smettere di fumare e creare clienti per
Big Pharma mentre si architetta la cultura.
Questo studio
non
esenta il fumo passivo, ma va avanti speculando sulla funzione di un
altro gene (EGFR) che ipoteticamente potrebbe causare cancro se stimolato
dall'ipotetico cancerogeno ancora da identificare. In breve,
l'affermazione onesta che non sentiremo è questa: "Non abbiamo la più
pallida idea da dove venga il cancro polmonare, come funzioni
esattamente, che cosa lo causi. Infatti, stiamo brancolando nel buio pesto
- ma voi continuate pure a credere che il fumo provoca il cancro"! |
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...
E questa la chiamano "scienza" - AIRC/OMS: il questionario della vergogna
- Ecco cosa c'è alla base della "tutela della salute dei non fumatori". |
Lista
completa (2005) scaricabile degli studi sul fumo passivo, inclusi autori,
pubblicazione, rischio medio e finanziamenti. Dove sono quelli
pagati/"falsificati" dalle multinazionali?... Smettiamola di
prendere gli italiani per i fondelli! |
La
lunga lista degli errori metodologici della scienza rottame sul fumo
passivo |
Fumo passivo: ecco la lista aggiornata al 2005 di tutti gli studi.
Risultato: nessun pericolo |
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16
Febbraio 2004 -
Polveri
fini nell’aria e mortalità: prospettive tossicologiche
–
Avendo fallito di dimostrare la pericolosità del fumo passivo con
l’epidemiologia (massimo incremento di rischio da fumo passivo 30%,
minimo incremento necessario per dimostrare l’esistenza di
un rischio 200%), le gang antifumo e ambientaliste cercano di spaventarci
e di confonderci con le polveri fini, usando come “prova” i limiti (arbitrari)
stabiliti per il divieto di circolazione delle auto nelle città,
e dandoci da intendere che l’impatto negativo sulla salute delle polveri
fini è un dato di fatto accettato e cassato dal mondo scientifico
vero. Ciò è interamente falso. Il dibattito è
invece accesissimo, e non esiste la benché minima certezza
sulla dannosità delle polveri fini.
L’anno
scorso la stessa Environmental Protection Agency, tanto cara agli ambientalisti
(e agli antifumo per aver promosso la truffa
del fumo passivo per cui fu condannata
per frode da una corte federale americana) tagliò le sue stime
sui danni alla salute di ben il 50 percento. Il recente studio a
cui siamo collegati, pubblicato da Regulatory Toxicology and Pharmacology
38 (2003) 326–335, ignorato dagli ambientalisti e da chi si preoccupa
di dirci che il fumo "invecchia la pelle", è uno tra una vasta moltitudine
di documentazione scientifica che indica che l’impatto delle polveri fini
potrebbe essere gonfiato a dismisura. Dice l’abstract: “I regolamenti
americani che stabiliscono gli standard delle polveri respirabili (PM)
… sono ampiamente basati sulla credenza che le presenti concentrazioni
causino morti e malattie, e che ridurre tali concentrazioni salverebbe
delle vite. Siccome le stime di mortalità che ci vengono da importanti
studi di osservazioni epidemiologiche sono estremamente tenui, e derivanti
da studi incapaci di tenere sotto controllo i fattori confondenti,
nonché incoerenti nelle locazioni, informazione tossicologica e
clinica è necessaria per giudicare la possibilità e il grado
nel quale la causalità sia reale. I dati tossicologici sulle forme
tipiche di PM derivanti dall’inquinamento suggeriscono fortemente che le
presenti concentrazioni ambientali sono troppo piccole per causare significative
malattie o morti. [In questo studio] rivediamo i risultati di inalazione
di studi [comparandoli] con l’uso concentrato di polveri ambientali [PM],
polveri da motori diesel nonché solfati e sali nitrati, e non
c’è evidenza che moderate concentrazioni siano letali. L’aspettativa
che vite siano salvate con la riduzione dei PM2.5
negli USA non è supportata dal peso dell’evidenza scientifica
- sebbene regolare i PM potrebbe essere giustificabile".
Ciò
vale anche per le micropolveri PM10, naturalmente, che sono
più grosse delle PM2.5. Leggendo lo studio (pagina 5),
si vede che i soliti topi in cui fu prima indotta bronchite e che furono
poi esposti a concentrazioni anche di 500-700 microgrammi/m3
(dalle 10 alle 15 volte i limiti di "sicurezza") non dimostrarono che erratiche
reazioni, e il più delle volte nessuna o minima infiammazione
respiratoria quando esposti per tre giorni ininterrotti. E un topo
pesa 3.000 volte meno di una persona. |
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20
Maggio 2003 -
ANTIFUMO SMASCHERATI ANCORA
UNA VOLTA -
NUOVO, ENORME STUDIO DURATO 40 ANNI, 118.000 PERSONE ESAMINATE,
CONFERMA: "NESSUNA ASSOCIAZIONE CON CANCRO POLMONARE O MALATTIE
CARDIOVASCOLARI"
- "I risultati non
sostengono una relazione causale tra fumo passivo e mortalità
relativa al tabacco, sebbene non escludano un piccolo effetto.
L'associazione tra esposizione al fumo passivo e malattie alle
coronarie e cancro polmonare può essere considerevolmente più debole
di quanto si crede generalmente". -
Clicca qui per scaricare lo studio: Environmental tobacco
smoke and tobacco related mortality in a prospective study of
Californians, 1960-98. |
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LO SAPEVATE? -
Enorme studio tedesco su fumo passivo, cancro e malattie
cardiovascolari dice:
>NESSUN COLLEGAMENTO< -
18 Aprile
2003 - Totalmente
ignorato dalle gang della “salute pubblica” internazionale (che
dice di darci la verità sul fumo) questo studio (pubblicato
dall'American Journal of Epidemiology da pochi mesi e ignorato
così bene da tutti che inizialmente era sfuggito persino a noi)
copre un arco di ben 37 anni, durante i quali migliaia di
attendenti di volo di aerolinee tedesche sono stati seguiti alla
ricerca del cancro. Questo non è uno studio basato su
questionari che chiedono quanto ci si ricorda che il nonno Poldo
fumasse; non è uno studio iniziato e finito in pochi mesi;
non è pagato dall’industria del tabacco – ma, guarda caso,
nemmeno finanziato da quella farmaceutica, né è stato
sostenuto da finanziamenti da parte di una “salute pubblica” con
un'agenda di controllo e di oppressione. Queste sono le
conclusioni:
“Abbiamo trovato un alquanto basso
SMR (standardized
incidence ratio;
rapporto standardizzato d’incidenza) per il
cancro polmonare tra le attendenti femmina, e
nessun incremento per attendenti
maschi; ciò indica che il fumo passivo
potrebbe non giocare un ruolo importante in questo gruppo
[di lavoratori]. Il fumo sugli aerei di linea fu permesso in
Germania fino alla metà degli anni ’90, ed ancora oggi non è
vietato in tutti i voli charter. Il rischio
di mortalità da malattie cardiovascolari per uomini e donne è
sorprendentemente basso (e raggiunge significato statistico
[solo] tra le donne)” -
CLICCA QUI PER SCARICARE LO STUDIO.

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Il fumo è diminuito. Come mai la salute non è migliorata?
- Il 20 Dicembre 2002
FORCES
International si collegò al rapporto
Smoking By Expectant Moms Declines While Premature Births Rise, poi
ripreso dal sito italiano, nel quale si riportava che, nonostante il
numero delle donne incinta fumatrici sia diminuito grazie alla suggestione
propagandistica, il numero delle nascite premature è aumentato,
indicando ulteriormente la mancanza di connessione tra il fumo e le
nascite sottopeso (per informazione scientifica su fumo e gravidanza,
clicca qui).
L’articolo attirò
l’attenzione del ricercatore americano
Dave Kuneman che,
ispirato, spese le vacanze disseppellendo i dati ufficiali dell'andamento
delle malattie attribuite al fumo passivo in funzione del declino
del fumo, scoprendone delle belle... "La scienza vera è
basata su fatti, non su circostanze", afferma Kuneman. "Un cambio
di una variabile indipendente (il fumo) deve risultare in un cambio
prevedibile nella variabile dipendente (malattia del bambino). Se ciò non
accade, il metodo scientifico dice chiaramente che dobbiamo cambiare la
teoria -- oppure scartarla." Grazie del richiamo alla scienza, dott.
Kuneman... ma chi sta parlando di metodo scientifico?...
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IN ITALIANO!
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Regola: spazzatura dentro, spazzatura fuori - Malattie
cardiovascolari: errori certificati -
Spesso si dice che, sebbene si parli sempre di
cancro, la principale ragione per cui il fumo “fa male” è la sua
relazione con le malattie cardiovascolari. Esse, pur subendo a causa
del tabacco un incremento di rischio inferiore al cancro (circa il
70%), affliggono una massa di persone assai maggiore. Ma quanto sono
affidabili le statistiche dietro la scritta “Il fumo provoca
malattie cardiovascolari” sui pacchetti di sigarette? Beh, tanto
quanto il resto della parascienza antifumo…
Steven Milloy ci
fornisce argomenti ed esempi sulla precisione e l’attendibilità di
questa scienza-spazzatura – in realtà falsa, ma MOLTO vera nelle
conseguenze sulla libertà e sul portafoglio dei cittadini – nonché
sulle diagnosi dei medici. Si noti anche che il pezzo mette in
risalto come la stigmatizzazione dei fumatori li induca a mentire
sulle loro abitudini, componendo in modo imprevedibile la
preesistente scienza rottame sul fumo. Il diavolo può fare le
pentole, ma i coperchi gli scoppiano sempre in faccia. |
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IN ITALIANO!
- LA MISURAZIONE IN
TEMPO REALE DEL PARTICOLATO FINE PRODOTTO DA FUMO DI SIGARETTA NEGL
AMBIENTI INDOOR: RISULTATI DI UNO STUDIO PILOTA (di scienza rottame)
dell'Istituto Tumori di Milano -
ANALISI CRITICA
- "
Le misure riportate non meritano la
qualifica di "dati", vista l’assenza di elementari
precauzioni sperimentali, precauzioni che sarebbero dovute anche nel
caso di uno studio pilota. Che lo studio poi sia stato anche
pubblicato dimostra chiaramente la debolezza del sistema di
revisione e controllo editoriale prima della pubblicazione. Lo
studio quindi non solo è un fallimento come studio pilota, ma è
deplorevole anche come tentativo dilettantistico. Rimane
inspiegabile che gli autori abbiano potuto consentire di avvallare
con i loro nomi uno studio che l’Istituto dei Tumori di Milano
dovrebbe ritrarre quanto prima." Questo è il tipo di "scienza" dietro i
pericoli del fumo passivo; queste sono le "prove" su cui l’Istituto
Tumori, non differentemente dall’Agenzia Internazionale di Ricerca
contro il Cancro (IARC) o l’Organizzazione Mondiale della Sanità
basano le loro affermazioni sulla cancerogenicità del fumo passivo
(non molto diversi sono gli "studi" sul fumo attivo,
bisogna aggiungere). Queste sono le basi scientifiche su cui Sirchia
ed i suoi colleghi in altre nazioni basano le loro intransigenti
leggi di divieto assoluto. Questa è la "scienza"
dietro ogni cartello "Vietato Fumare".
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Fumo
indiretto e fumo passivo (Mainstream and Environmental Tobacco Smoke)
- Lo studio che, con misurazione elettronica professionale non usata
"strategicamente", dimostra le assurde quantità di sigarette
che dovrebbero essere fumate in una camera ERMETICA di 100 m3
di volume per raggiungere la soglia di sicurezza all'esposizione
industriale dei "veleni" del fumo passivo secondo le leggi del
più restrittivo Paese del mondo in materia di sicurezza sul lavoro, gli
Stati Uniti d'America. Lo studio include anche le polveri fini. Attenzione:
il file, in formato PDF, è della dimensione di 1,8Mb.
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CRONACA DI UNA FRODE
-
SCIENZA, POLITICA E IDEOLOGIA NELLA CAMPAGNA
CONTRO IL FUMO PASSIVO -
Di Ronald Bayer, PhD, and James
Colgrove, MPH
-
In questo paper appena pubblicato dall’American
Journal of Public Health è descritta, sebbene in modo incompleto e
tendenzioso, la cronaca della truffa sul fumo passivo. Questo
documento è molto importante perché per la prima volta in una
prestigiosa rivista scientifica si ammette che non si è mai
potuto dimostrare che i "pericoli" del fumo passivo hanno
una solida base scientifica, ma come l’edificio del fumo
passivo sia stato costruito mettendo un mattone di ipotesi
e di fittizie speculazioni sopra un altro, e affermando ogni
volta che il mattone precedente fosse invece una solida base –
il tutto cementato da un cosciente, progressivo e ben studiato
piano di fomentazione dell'intolleranza sociale.
Vediamo la traduzione dell’estratto:
Il soggetto del fumo passivo e dei mali che causa ai non fumatori
ha occupato la posizione centrale nella retorica e nella strategia
delle forze antifumo negli Stati Uniti negli ultimi 3 decenni.
Cominciando dagli anni 70, gli attivisti antifumo si sono basati
su evidenza incompleta e suggestiva per spingere intransigenti ed
estese proibizioni del fumo in una varietà di luoghi pubblici.
I professionisti della salute pubblica ed altri attivisti antifumo,
sebbene preoccupati dalle malattie e morti potenziali che il fumo
passivo potesse causare ai non fumatori, hanno anche usato le
restrizioni al fumo in pubblico come mezzo per erodere l’accettabilità
sociale delle sigarette, e quindi ridurre la prevalenza del fumo.
Questa strategia si è resa necessaria nel contesto della cultura
politica americana – specialmente per via dell’ostilità contro
quegli interventi della salute pubblica di carattere apertamente
paternalistico.
In breve, il paper ammette in modo abbastanza chiaro che
un "pericolo" assolutamente non sostanziato, e
basato su ipotesi ed informazioni frammentarie, è stato spacciato al
pubblico come una certezza scientifica assoluta per un programma di
ingegneria sociale. In altre parole, si è perpetrata una
truffa colossale e la si è legittimata con un "fin di
bene" per creare un’atmosfera sociale ostile al
fumatore, e quindi indurlo a smettere di fumare (creando così un
cliente per le multinazionali farmaceutiche, che vendono prodotti di
cessazione -- vedi reportage FORCES "La
guerra della nicotina").
FORCES ha sempre sostenuto che la scusa del fumo passivo fosse l’arma
illegittima per legittimare l’intolleranza, e l’interferenza
paternalistica dello stato e della mafia farmaceutica nella vita
pubblica a privata, nell'informazione e nelle scelte dei cittadini.
Ora questa nostra certezza è confermata da una fonte molto
"autorevole".
(...continua)
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LA RICERCA CHE L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' NON
VUOLE CHE SI CONOSCA -
RICERCA EUROPEA SUGLI EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE AL FUMO PASSIVO E TUMORE
AI POLMONI - International Agency on Cancer, Lione Francia- Risultati:
"L'esposizione al fumo passivo durante l'infanzia non è associabile ad
un aumento di rischio di contrarre il tumore ai polmoni. L'Odd Ratio per
esposizione continua del coniuge è stato 1.16. Nessuna chiara dose-risposta
associazione può essere dimostrata per l'esposizione congiunta dei
coniugi al fumo passivo. L'Odd Ratio al fumo passivo continuo sul posto di lavoro
è stato di 1.17 [ciò
significa estremamente piccolo - nota di FORCES], con possibilità di aumento di rischio con l'aumentare
della durata dell' esposizione. Nessun aumento di rischio è stato
riscontrato nei soggetti la cui esposizione al fumo passivo da parte del
coniuge o sul posto di lavoro è finita da almeno 15 anni. Anche
l'esposizione al fumo passivo derivante da altre sorgenti , non è stato
associata con il tumore ai polmoni". Questo è il più grande
studio mai condotto sul fumo passivo, che la OMS stessa ha cercato prima
di insabbiare, e poi di rinnegare perché ostacolo alla sua agenda di
demonizzazione e propaganda. Ma qusto studio da solo è sufficiente a
de-legittimizzare i vergognosi divieti e propagganda di stato, nonché a
"sbugiardare" i cosiddetti "esperti" in camice bianco,
e la loro scienza rottame. Ma questo studio è solo uno tra i
numerosissimi in questa sezione. Messi di fronte all'evidenza schiacciante
di questa sezione, gli antifumo restano silenti, ignorando il
lapalissiano, e continuando imperterriti nella loro campagna di menzogne,
con i media che fanno loro da pappagalli. Scarica
qui copia originale del documento. |
FRODE DI STATO
L'avallamento da parte dello
stato della percezione dei "pericoli" del fumo passivo. Con la
promulgazione di leggi che vietano il fumo in pubblico per
"proteggere" i non fumatori da pericoli inesistenti, lo stato è
diventato complice ed abilitatore della frode statistica e scientifica sul
fumo passivo, spinta da professionisti senza scrupoli che traggono immensi
guadagni da questa truffa, ampiamente finanziata dall'industria
farmaceutica.
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Sentenza
della Corte Federale Americana sul fumo passivo - Qui
pubblichiamo l' intera trascrizione della sentenza. Questa sentenza
fa di tutti quei professionisti, che hanno sostenuto che il fumo
passivo faccia male ai bambini ed agli adulti, dei perfetti bugiardi.
Inoltre, essa mette fortemente in dubbio l' integrità delle nostre
istituzioni e quei ministri e ministeri della salute che hanno
promulgato i divieti di fumo e manipolato l'opinione pubblica per
far loro percepire che "i fumatori sono degli assassini".
Essa accusa politici, attivisti, alcuni dottori e chiunque altro che
ha contribuito alla persecuzione dei fumatori, di essere corrotti.
Infine, essa condanna esplicitamente la Environmental Protection
Agency americana (sulla classificazione del fumo passivo come
cancerogeno della quale sono basati i divieti di fumo in tutto il
mondo) per frode intenzionale e sistematica, tramite "deliberata
manipolazione dei dati e metodologia corrotta", ed ordina
la rimozione del fumo passivo dalla lista dei cancerogeni.
La cricca antifumo è stata bollata con la verità dal 1998, ma la
vergognosa campagna di menzogne sul fumo passivo è portata avanti
da medici ed istituzioni corrotte e vendute all'agenda
farmaceutico-sociale salutista, ed avallata dallo stato, come se
questa cardinale sentenza non fosse mai esistita. |
Sentenza della corte
federale americana
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DOCUMENTI
ORIGINALI CHE PROVANO LA TRUFFA EPA - Il
testo del rapporto epidemiologico della ricerca EPA sul fumo passivo -
FORCES Canada è venuto in possesso
di questo documento interessante. Esso è stato redatto dal
revisore epidemiologico dell'Environmental Protection
Agency. La ricerca dell'EPA
(1992) è considerata l'arma da battaglia della CRICCA antifumo, e viene
usata continuamente per dare credibilità alle sue affermazioni. Leggete i
commenti dei revisori, che enfaticamente non raccomandano di
classificare il fumo passivo come cancerogeno, e poi prendete in
considerazione che questa ricerca è la base su cui vengono prese, da
parte dei governi, le decisioni per negare il sacrosanto diritto di poter
fumare in pubblico, e di interferire nella vita del cittadino e nei suoi
affari.
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DOCUMENTI
ORIGINALI CHE PROVANO LA TRUFFA EPA
- Il
testo della Environmental Protection
Agency Research And Development Enviromental Criteria And Assessment
Office (ricerca EPA sul fumo passivo) - Un'altro documento
originale, simultaneo a quello sopra esposto - questa volta una
comunicazione del Criteria and Assessment Office al direttorio dell'EPA. Notare
l'opposizione dell' Assessment Office alla classificazione del fumo
passivo come cancerogeno per mancanza di prove. Il fumo passivo non
merita questa classificazione, ma i politici lo ignorano. Loro sanno qual'
e' il momento in cui bisogna mentire alla nazione, al mondo ed agli
stupidi che hanno fiducia in loro. Tutte le prove originali sono nel
"file" cui si accede.
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Sentenza
della Corte Federale Australiana sul fumo passivo - Ecco un'altra
potente sentenza dall'Australia, che ha incontrato il
completo silenzio della maggior parte dei "media" perché
contraria agli obiettivi della cricca antifumo internazionale.
L'Australian National Healt & Medical Research Council è stata
portata in giudizio dall' industria del tabacco per aver deliberatamente
occultato prove scientifiche che erano contrarie alla sua agenda.
Si noti che l'Australian National Healt & Medical Research Council è
finanziata con denaro pubblico. La sentenza del giudice Finn è eloquente.
Egli ha disposto che le raccomandazioni contenute nelle bozza della
ricerca sulla valutazione dei costi per la società dei probabili malattie
dovute al fumo passivo, e quelle relative all'eliminazione del fumo dai
luoghi pubblici, fossero cancellate poichè dette evidenze non potevano
essere dedotte dalle prove riportate nella ricerca. |
Sentenza della corte federale
australiana
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Condizioni ambientiali sugli aerei
passeggeri: misurazioni degli inquinanti, rischi sanitari, e opzioni mitiganti
(DOT-p-15-89-5) - Nel 1989, un immenso studio fu fatto dal Dipartimento dei
Trasporti (Department Of Transports) americano sul fumo passivo e radiazioni
cosmiche negli aerei. Lo studio, dal titolo: "AIRLINER CABIN ENVIRONMENT:
CONTAMINANT MEASUREMENTS, HEALTH RISKS, AND MITIGATION OPTIONS (DOT-P-15-89-5),
ha dimostrato che:
-
Un passeggero seduto nella
sezione non fumatori al confine con quella fumatori dovrebbe volare
senza sosta 48.440 ore (5 anni e mezzo) per inalare
l'equivalente di una sigaretta.
-
Statisticamente, passeggeri non
fumatori che volano 480 ore l'anno per 30 anni di seguito rischiano dalle 0,3
alle 0,8 morti "premature" da cancro
polmonare ogni 100.000 persone
-
Sempre statisticamente, gli
stessi passeggeri che ancora volano 480 ore, ma questa volta per soli 20
anni, rischiano dalle 45 alle 513 morti
"premature" da cancro polmonare ogni 100.000 persone.
Per qualche ragione non spiegata, lo strudio esamina il fumo passivo
sull'arco di trent'anni e le radiazioni sull'arco di venti. Ciò comunque
significa che le radiazioni cosmiche rappresentano, un rischio dalle 150
alle 641 volte
maggiore di quello rappresentato dal fumo passivo, anche non considerando la
differenza di dieci anni di esposizione! Ma sugli aerei è vietato fumare - e
la vera ragione è il grande risparmio di carburante per via della ridotta
circolazione dell'aria (fino a nove volte meno di quando si poteva fumare), che
ora è chiamata "pulita".
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Sovraestimati
i rischi del fumo passivo - Rivisitiamo l'associazione tra fumo passivo e
rischio di cancro polmonare – Tra il solito assordante
silenzio dei ruffiani mediatici degli antifumo, ancora un altro
studio pubblicato solo 11 mesi fa' ma caduto nel dimenticatoio
informatico (va contro la truffa di regime) esibisce errori nella
classificazione dei rischi statistici del fumo passivo, riducendoli
ulteriormente da un precedente (e già ridicolmente basso) 24% di
incremento al 18%. Ringraziamo i nostri ricercatori in nord America
per averlo trovato. Si noti che incrementi di rischio inferiori al 200%
nell’epidemiologia multifattoriale non sono presi in
considerazione perché l’errore per via della multifattorialità
ed altre cause è così grande da rendere lo studio privo di
significato pratico. Si dice infatti che lo studio non ha
significato statistico.
Si tenga sempre presente che, degli
oltre 100 studi finora fatti sul fumo passivo, solo uno minuscolo ha
prodotto un incremento di rischio con significato statistico.
L'incremento di rischio relativo raramente raggiunge il 40%.
Ciononostante, i truffatori antifumo presentano il fumo passivo
come se fosse un grande e comprovato rischio per la salute della popolazione, anche
se sono
perfettamente coscienti che stanno truffando il pubblico. Il
fatto poi che i ministeri della sanità rispondano con divieti di fumo
in luoghi pubblici e che abbiano persino la faccia tosta di parlare
di "salute pubblica" dimostra soltanto la loro
incompetenza o, assai più probabilmente, la loro malafede, volta a
baciare i fondelli dei colossi farmaceutici ed assicurativi e delle
politicamente potentissime gang antifumo internazionali. Si noti che i rischi relativi di leucemia infantile
dell’elettromagnetismo industriale, contro i quali l’illustre Veronesi si è scagliato con molti articoli e dichiarazioni che affermano che sono troppo piccoli per essere quantificabili,
sono più alti di quelli del fumo passivo (si aggirano sul 100% di
incremento). Ma sul fumo passivo Veronesi ha dichiarato: "E' cancerogeno, non c’è dubbio". Come si spiega questa incongruenza, se non con paternalismo, malafede, ed altre ragioni che non citiamo qui per non essere querelati? Si può forse affermare che un incremento di rischio
statisticamente non significativo del 100% cui sono esposte,
diciamo, centomila persone sia meno grave di un rischio
statisticamente non significativo del 20% cui sono esposti trenta
milioni? Naturalmente no, perché entrambi i casi non hanno senso
perché l'esistenza del rischio non è provata.
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I
fumatori passivi inalano 6 sigarette all'anno - "Il
numero, che mina il pericolo derivante dal fumo passivo, è migliaia di
volte minore che quello fronteggiato dai fumatori attivi, e così minuscolo
da non poter essere misurato statisticamente. Risultati su dati ricavati con
monitoraggio personale fatto su più di 1.000 persone in tutta Europa, ha
rivelato che anche i fumatori passivi più esposti inalano l'equivalente di
0,02 di una sigaretta al giorno, 10 volte meno di qianto stimato dal
governo." ...E su "pericoli" del genere si ostracizzano
milioni di persone...
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Il
fumo passivo e le malattie: una storia incredibile - Elenco
di tutte gli studi fatti sul fumo passivo , tumori polmonari, e
malattie cardiache - Per
contrastare la raffica di menzogne della cricca antifumo, iniziata
dopo la scoperta delle frodi dell'EPA da parte
della Corte Federale Americana, FORCES ha pubblica la lista
completa di tutte le ricerche e studi effettuati sul fumo passivo,
tumori polmonari e malattie cardiache. L'elenco è aggiornato al 1 Gennaio
1998. Nuovi aggiornamenti in arrivo. Dei quasi cento studi qui
riportati, solo uno minore
esibisce un'associazione con malattia che abbia un significato
statistico, vale a dire un minimo livello di credibilità.
Tutti gli altri hanno fallito di dimostrare un pericolo. Ma
dappertutto vediamo scritto "vietato fumare": un cartello
che segna il trionfo (per ora) della truffa istituzionalizzata.
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Bibliografia |
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Scientifica |
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Il
fumo dei genitori non causa tumori nei bambini
- Ci sono state numerose ricerche per stabilire i
possibili legami tra il fumo dei genitori e l' insorgere di tumori nei bambini,
ed i "media" sbandierano solo quelli più catastrofici, ma se
consideriamo la totalità dei casi, si ha la prova schiacciante che non esiste
alcuna correlazione tra il fumo dei genitori ed i tumori nei bambini,
specialmente per quanto riguarda la leucemia, il rischio più ampiamente
sfruttato dalla propaganda dopo l'asma.
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Bibliografia |
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Scientifica |
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Il
fumo passivo non causa, nella prima infanzia, tumore ai polmoni
- L' EPA non ha alcuna giustificazione a sostegno che l'
esposizione al fumo passivo nella prima infanzia causa tumore ai
polmoni in età più avanzata. Il rischio relativo totale desunto
da11 ricerche effettuate su base mondiale è di 0.96 (0,85-1.09)
(Lee PN. (lettera) JNCI 1993;85(9):748) che è inequivocabilmente
nessun rischio. Il 75% dei soggetti negli Stati Uniti avevano un
rischio inferiore ad 1, ma, invece di rivelare alla popolazione
queste statistiche, i demagoghi dell' antifumo scelgono
opportunamente i dati più alti e li rappresentano come conferma
delle loro tesi.
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Bibliografia |
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Scientifica |
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Fumo
passivo nell' ambiente di lavoro ove non è vietato fumare: monitoraggio
dell'esposizione personale e dell'area - Il
fumo passivo è un grave pericolo? Ma niente affatto. Quando gli studi sul fumo
passivo non sono basati su questionari distorti, la verità viene fuori. "Nonostante
che fumare fosse permesso in tutti gli uffici del comprensorio, i livelli di
fumo passivo , sia nell'ambiente che con misurazioni effettuate sulle persone,
erano minori di quelli stimati per detti luoghi dall' Occupational Safety and
Healt Administration". La sovrastima di qualcosa che non è stato
ancora provato come un pericolo è pratica abituale e tecnica acquisita della
cricca antifumo.
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Ancora un'altra ricerca
assolve il fumo passivo, ma stiamo attenti... -
Correlazione
tra il fumo passivo ed i decessi per tumore al seno nelle donne - "Contrariamente
a quanto rilevato da precedenti ricerche, questo studio afferma di non aver
trovato alcuna correlazione tra l'esposizione al fumo passivo e la mortalità
delle donne affette da tumore al seno. I risultati di questo studio sono
particolarmente convincenti per la sua unica strutturazione rispetto alle altre
ricerche precedenti, in considerazione dei dati messi a calcolo (alto numero di
donne, decedute per un tumore al seno, che erano state esposte al fumo passivo
da parte dei loro partner anzichè da conoscenti)".
Ricerca finanziata dall'industria del tabacco?
Assolutamente no. La ricerca è finanziata dalla American Cancer Society
(ACS) (Associazione dichiaratamente e radicalmente anti-fumo)! Come mai la
verità sta venendo fuori? L' ACS è forse impazzita, ed accetta le
informazioni vere sul tabacco? Niente di tutto questo. La ragione è politica.
Ciò conferisce al cartello antifumo quell'aurea di credibilità
necessaria, senza rimetterci nulla (non sono riusciti a stabilire, nemmeno
statisticamente una connessione reale tra il fumo primario ed il tumore al
seno; figuriamoci dunque se avrebbero potuto correlare il tumore al seno con il
fumo passivo!). Infatti, alcuni studi precedenti mostrano una leggera
diminuzione nell'insorgere del tumore al seno nelle fumatrici. Con ancora
un'altra sconfitta scientifica nel carniere, la "lobby" anti-fumo, in
effetti, non perde nulla, ma appare agli occhi della popolazione, come più
"giusta", e qundi "credibile" anche quando le informazioni
che fornisce sono fraudolente e false. Una buona mossa della cricca antifumo in
cui però noi non siamo cascati.

I
FATTI SUL FUMO PASSIVO |
Ecco una guida per dilettanti su
come interpretare il linguaggio confusionario della sfaccettata scienza da
pattumiera; la guida completa può essere trovata visitando www.davehitt.com.
"Siamo bombardati da proclami senza
fine che ci raccontano i suoi orrori. Sono generalmente accompagnati da
numeri e cifre impressionanti. I fumatori fanno realmente male a qualsiasi
persona che sta nelle loro vicinanze? La risposta a questo quesito è
ovvia, quando conosci i fatti. Non ci baseremo su esagerazioni od
isterismi, non vi diremo che abbiamo la verità, ma presenteremo i fatti
nudi e crudi e vi lascieremo scoprire la verità da soli". |
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Disonestà
o solo grassa incompetenza? - Recentemente
il Cabaret Alliance of Manitoba ha inviato una lettera al British
Columbia Workers Compensation Board (BC WCB) richiedendo, tra l'
altro, su quale base scientifica è stato emesso il dragoniano divieto di
fumare in tutta la Columbia Britannica (ad eccezione che nelle abitazioni
private).
L' articolata risposta del BC WCB è, al
momento attuale, la migliore collezione di scienza da pattumiera ed errori
di interpretazione di prove mai vista prima d' ora. La
risposta del BC WCB è particolare per le risposte dettagliate che
fornisce alle richieste. I burocrati del WCB, nel tentativo di fare un
buon lavoro per costruirsi credibilità attraverso un'enorme mole di
informazioni, hanno concentrato in una sola lettera un tale numero di
assurdi elementi contro il fumo da essere vulnerabili ad aspre critiche
per la loro incompetenza o, peggio ancora, disonestà.
Percio', in aggiunta a una versione ridotta
per il lettore meno esperto, pubblichiamo anche un'approfondita
demolizione della lettera del BC WCB, che contiene 28 esempi di
disinformazione, che vanno dalla partigiana interpretazione dei
risultati alla informazione fraudolenta, e tutto quello che c'è in mezzo.
Per quelli che vogliono scoprire su quali scricchiolanti fondamenti si
basa il divieto di fumo, oppure assaggiare (solo un assaggio) l' enorme
corruzione esistente nella "lobby" antitabacco premere
qui. L'industria antitabacco - o "lobby", si e' costruita in
50 anni di scarsa etica professionale, disinformazione pubblica e
professionale. La loro disinformazione
ha mantenuto intenzionalmente un basso profilo per molti anni prima di
raggiungere il punto di deflagrazione e come risultato abbiamo
repressione, conflittualità nelle corti di giustizia ed ora conflitti
sociali che mettono in pericolo il tessuto stesso della società , l'
integrità scientifica, gli affari privati, la sopravvivenza economica dei
gestori, le scuole, la moralità, la legge e le libertà civili. |
Articolo
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Rianalisi
delle prove epidemiologiche sul tumore ai polmoni e fumo passivo - British
Medica Journal: "Una revisione sistematica degli studi
epidemiologici sul fumo passivo ha stimato un aumento del rischio pari al
24%"....."ci sono lampanti prove di pregiudizi in questi
studi"..."Una rivisitazione dei dati corrobora la possibilità che i
pregiudizi abbassano sostanzialmente le stime di rischio relativo". Se
il collegamento è estinto, premi
qui.
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E'
possibile che le infezioni auricolari dei bambini siano ereditarie - "La
vulnerabilità alle infezioni auricolari dei bambini appaino, nella
maggior parte dei casi, di natura ereditaria", questo
secondo una ricerca che "invita i dottori a controllare
attentamente i fratelli o sorelle di bambini che hanno una predisposizione
per dette malattie"......"le infezioni dell'orecchio medio sono
le malattie più comuni insieme al raffreddore". Fin qui tutto
bene , ma ora ecco che emerge il "politically correct".."Una
ricerca precedente ha dimostrato che fattori ambientali come il fumo delle
sigarette e l'allattamento artificiale invece di quello naturale, possono
aumentare le possibilita dell' insorgere dell' infezione".
Affermazioni fatte giusto per tenersi buona la "lobby"
anti-fumo...? Le infezioni dell'orecchio medio sono, infatti, uno dei
cavalli di battaglia contro il fumo passivo. Non c'è da stupirsi che
questa ricerca non sia stata pubblicizzata dai "mass-media";
essa avrebbe potuto far sorgere dubbi sull'attribuzione al fumo passivo
delle malattie auricolari dei bambini. Per ulteriori informazioni sulle
possibili cause di malattie attribuite al tabacco premi
qui. |
Articolo
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Importante
ammissione del cartello antifumo - sottovoce. (Leggi:
i questionari rottame e politicamente corretti "fai-da-te" sul fumo
passivo e asma vanno bene, naturalmente, ma non sono "così affidabili
come molti credono") - Fattori
di rischio per violento peggioramento dei sintomi - Simposio
dell' American Lung Association/American Thoracic Society prima giornata, 25
aprile 1999. "...Si è ritenuto che il fumo passivo aumentasse il
rischio dell'asma, ma ricerche più attuali non sono riuscite a dimostrare
in modo convincente questa associazione", hanno asserito Leitch e
soci in un questionario per più di 7.400 studenti universitari.
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Definizione
dell'esposizione personale al fumo passivo: lo "studio delle 16 città''
- Questa ricerca è stata sponsorizzata
dal Center for Indoor Air Research con contratto N° ERD-88-812 al Oak Ridge
National Laboratory, e diretta da Lockheed Martin Energy Research Corp. per il
Dipartimento dell'Energia con contratto Nà DA-AC-05-OR9622464. Tra i
finanziatori c'è RJR Tobacco Company. Può essere ritenuta non valida? Si
secondo il cartello antifumo, NO, secondo l' onesta e semplice logica che,
quando la metodologia e la tecnologia usate sono valide, non importa chi
partecipa alla ricerca.
Questa ricerca è solida e sostanziosa,
confermando che il livello di classificazione è 6 volte più alto di
quanto speculato dall' EPA ai tempi della sua indecente classificazione del
fumo passivo come una sostanza cancerogena di classe A. Detta classificazione
è stata rifiutata da un Tribunale Federale Americano.
Lo "studio delle 16 citta'" conferma, se mai ce ne fosse stata la
necessità, che le conclusioni dell' EPA sono esagerate e sbagliate.
Lo studio è corredato da fotografie. Se il
collegamento fosse estinto, premi
qui.
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Correlazione
tra il fumo passivo e il rischio di adenocarcinoma dei polmoni - Ancora
una ricerca che assolve il fumo passivo. Nonostante l' obbligatoria e
"politicaly correct" affermazione di aver trovato un
"debole" fattore di rischio e cercando di mettere goffamente sotto il
tappeto l'effetto "protettivo" dell'esposizione durante l'adolescenza,
questo semplice fatto dimostra che non hanno trovato alcuna correlazione
statisticamente significativa tra il fumo passivo ed il tumore ai polmoni in
casa o sul lavoro e tantomeno in casa e
sul lavoro.
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Il
monograph del National Cancer Institute -
La
spazzatura riciclata di ieri è il concime di oggi - Che
bella pagliacciata. Il National Caqncer Institute considera il rapporto
Cal/CEPA del 1997 (che ha fatto notizia ma che, dopo lo sfruttamento
pubblicitario, è stato quietamente - e totalmente - ridimensionato due
anni fa) come se fosse uno studio "nuovo"; non solo, ma
addirittura " il più completo" mai venuto alla luce sui rischi
per la salute derivanti dal fumo passivo!
Nuovo?! La mafia antifumo dell'NCI deve
essere veramente alla disperazione per cercare di far passare questo
rapporto come contenente nuove e recenti prove. In questa sezione possiamo
constatare che più di una ricerca viene riciclata per creare la
sensazione di un continuo fiorire di "prove" che la stampa,
spesso collusa con la cricca antifumo, pompa fuori a getto continuo. |
Scienza rottame
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Tossicologia
tossica: come mettere a rischio la credibilità scientifica - '
Littlewood & Fennel è un gruppo di ricerca indipendente per le politiche
della salute, con assolutamente nessun collegamento con industrie, o agenzie
governative. Sono qui oggi, usando il mio tempo libero ed a mie spese, per
parlare della possibilità che il National Toxicology Program abbia minato il
processo con il quale dovrebbero essere condotte le "quantificazioni di
rischio" .'
' L' NTP ha tralasciato una quantità
sostanziale di prove, dimostrando incertezza, leggerezza e mancanza di
supporto statistico su cosa è o non è cancerogeno. Inoltre, la NTP ha
raggiunto le sue conclusioni con metodi da catena di montaggio, favorendo la
politica rispetto alla scienza.'
Premi
qui per scaricare gratis Adobe Acrobat, necessario per leggere il
documento.
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IN ITALIANO!
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Risposta a : "Verso comunità più sane in
Nuova Scozia: discussione" - Abbiamo
il piacere di presentare una delle critiche più complete scritte sullo
scandalo del fumo passivo. In questo articolo John Luik distrugge una per una
tutte le false affermazioni e la scienza spazzatura correlate al fumo passivo.
In un inglese semplice spoglio delle tecnicità che potrebbero confondere le
persone comuni, John ci mostra come gli scienziati corrotti, la
"lobby" antifumo e le autorità preposte alla salvaguardia della
salute pubblica hanno tradito la fiducia dei cittadini, che pagano le tasse, in
modi che sono, secondo la nostra opinione, moralmente, politicamente ed anche
legalmente vicini all'azione criminale e dovrebbero per questo essere
legalmente perseguiti e puniti.
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Dissertazione
scientifica e etica
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Contestata la metodologia
per stimare l' esposizione al fumo passivo - I
ricercatori dell' Università Simon Fraser (British Columbia, Canada) scrivono
sull' American Journal of Epidemiology del 15 ottobre: "Numerose
ricerche sugli effetti del fumo passivo disperso nell'ambiente hanno studiato
il rischio di tumore delle mogli non fumatrici in funzione delle abitudini dei
partner fumatori. In queste ricerche, il fumo del partner è stato usato come
surrogato per l' esposizione al fumo passivo. La maggior parte di queste
ricerche ha ignorato, in modo grossolano, la possibilità di essere
depistati sia dall' esposizione diretta sul posto di lavoro sia da quella semi-occupazionale
del partner da altre fonti. Alcune ricerche, ad esempio quella di Fontham,
hanno cercato di controllare l'esposizione sul lavoro usando una
classificazione dei lavori come surrogato di esposizione per esposizione sul
lavoro stesso. Se si tentasse di controllare l' esposizione semi-occupazionale
delle mogli da parte dei mariti, si dovrebbe usare come surrogato una
differente catalogazione dei lavori per l' esposizione semi-occupazionale. In
ogni caso, avremo una situazione in cui la variabile di esposizione e il
fattore confondente sono entrambi stimati a mezzo di surrogati, e l'errore di
considerare ciò nella ricerca potrebbe condurre a risultati sbagliati o
devianti..."
(da "Recovering True Risks When Multilevel
Exposure and Covariable Are Both Misclassified" Am J Epidemiol
1999;150:886-91)
"...Potrebbe condurre a risultati
sbagliati o devianti..." in poche semplici, chiare, politicamente
"incorrect" parole, è completamente impossibile stabilire chi è
che cosa, quando si parla di quantità infinitesimali di sostanze chimiche,
che sono comuni ovunque, anche nel il fumo passivo. In breve, le
affermazioni che il fumo passivo è pericoloso sono fraudolente.
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I
fatti sul fumo passivo e la salute altrui - Dal gruppo britannico
FOREST.
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Fumo
passivo: NESSUNA EVIDENZA CONVINCENTE DI CORRELABILITA' CON I TUMORI - Mentre
il tifone antifumo sembra inarrestabile, emergono sempre più numerose prove
che indicano come il fumo passivo non causa danni alla salute. Qui di seguito
ecco un'altra analisi approfondita delle prove che sono disponibili,
preparata da Littlewood & Fennell, P.A., Independent Public & Healt
Policy Research. Ma questa esorbitante mole di prove viene ignorata dai
"media" e politici in quanto ognuno è troppo occupato a razziare
l'industria del tabacco, o ad estorcere ancora più tasse dai loro clienti,
mentre si distruggono le fondamenta della libertà di scelta personale e della
libertà di impresa. Gli ignoranti ed i
disonesti possono svilleggiarla, ignorarla, coprirla di sberleffi, ma la verità
rimane in piedi, anche se non sembra avere grande effetto sugli avvenimenti che
si susseguono.
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Ancora
stupidaggini sul fumo passivo... ma stavolta qualcuno non è daccordo - "Anche
il fumo passivo delle sigarette fa male al cuore" tuona una ricerca
pubblicata sul New England Journal of Medicine. Nessuna sorpresa finora, ma
oltre che pubblicare le sensazioni dell'autore su quanto fosse pericoloso il
fumo passivo, la rivista scientifica ha anche pubblicato un editoriale che ha
stracciato i risultati della ricerca. Questa si che è una sorpresa! Se il
collegamento è estinto, premere qui.
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Fumo
passivo: l'EPA tradisce la scienza ed il sistema - Questo
libro scritto dal Dott. John Luik e Dott. Giovanni Gori, puo' essere un grosso
aiuto per cambiare lo stato delle cose. Con una poderosa e sconcertante critica
verso la scienza odierna e le procedure di indirizzo politico, sottolinea il
pericolo sociale e politico che ne può derivare. Scritto in uno stile semplice
e vivace, è una fondamentale sveglia per la salute pubblica della comunità e
dei cittadini. Gli autori spiegano nei dettagli i problemi specifici delle
frodi sostenute dall' Enviromental Protection Agency degli Stati Uniti nei
confronti del fumo passivo, cosa ancor più grave se si considera l'ampio
seguito che questa agenzia ha nel mondo.
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Fumo
passivo, malattie alle coronarie e meta-analisi - "Può
una rianalisi delle ricerche epidemiologiche su questi temi produrre delle
conclusioni più realistiche rispetto a quanto fattibile con una ponderata e
ortodossa analisi? Ci sono ragioni per ritenerlo impossibile": sono
queste le parole di John C. Bellar lll, M.D. Ph.D. dell'università di Chicago.
Egli, nonostante le sue validissime credenziali, è stato subito attaccato
dalla cricca anti-fumo per aver detto la verità e, conseguentemente, aver
minato la credibilità dei propagandisti che usano manipolare le meta-analisi
per provare i pericoli del fumo passivo, come mezzo di persecuzione dei
fumatori, mentire ai giovani e vietare il fumo.
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Articolo
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Fumo
passivo e ischemia cardiaca: uno studio che applica criteri di causalità
- Ancora altra ricerca che
conferma le labili, quasi inesistenti correlazioni tra fumo passivo ed ischemia
cardiaca. Se visto insieme ad i più recenti studi sulla natura batterica delle
affezioni al cuore, si può affermare che l' attacco continuo alle libertà
personali ed alle scelte di vita di ciascuno di noi da parte della cricca
salutista antifumo non è altro che un esperimento di controllo sociale con
associata estorsione finanziaria. Non c'e nulla di salubre, infatti, nel
sottovalutare i principi scientifici.
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Classe
socioeconomica ed indicatori dell'asma nei bambini - Questa
ricerca del Respiratory Epidemiologic Unit, Department of Epidemiology and
Biostatistic, e del Department of Sociology, McGill University Montreal,
Quebec, Canada mostra che non esiste correlazione tra l'asma nei bimbi ed il
fumo passivo. La presenza di un animale domestico è più associbile all'
insorgere del disturbo che non il fumo passivo. Nonostante cio', le
"oneste" e "preoccupate" autorità mediche non hanno mai
fatto riferimento a questa ricerca. Come quasi tutte le ricerche che
pubblichiamo, neppure questa è stata sovvenzionata dall'industria del tabacco.
Questa ricerca ha posto un altro chiodo nella bara della "lobby"
anti-fumo, che però ha sette vite, grazie all'infiltrazione ottenuta nello
stato, ed al supporto dell'industria farmaceutica.
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National
Toxicology Panel Board of Scientific Consuelors on Cancerogens Subcommittee
(estratto della discussione sul fumo passivo): un assalto diretto a
fondamentali principi scientifici - Ecco
un' altra prova della corruzione morale e scientifica della "scienza"
antifumo e degli scienziati venduti alla "lobby" antifumo. Nonostante
l'assoluta inattendibilità delle prove esaminate, il NTP Board of Scientific
Consuelors on Cancerogens Subcommittee ha deciso, unilateralmente, ciò che era
stato già deciso sul piano politico: raccomandare l' inserimento del fumo
passivo tra gli agenti cancerogeni nonostante le
decisioni
del giudice Osteen. Questo rivoltante sbandieramento di corruzione in
faccia alla verità, è un'altra indicazione che i mariuoli si sentono protetti
nei loro comportamenti dai poteri forti, potendo così liberamente uccidere la
scienza per tornaconto politico.
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Gross
e Brown: aspra battaglia per un osso che non esiste - Riportiamo
su uno studio di Alan J Gross del Departement of Biometry and Epidemiology
del Medical University of South Carolina sui decessi "causati" dal
fumo passivo ed il susseguente dibattito con Stephen K. Broun del Department of
Statistic and Actual Scienze and Health Behaviour Research Group presso
l'University of Waterloo. Gross, che ha effettuato la ricerca con i
finanziamenti della Philip Morris, ha scoperto che i decessi attribuiti al fumo
passivo non possono essere dimostrati. Al contrario Brown , notoriamente una
bocca larga della "lobby" antifumo, non è d'accordo. Dopo un
voluminoso scambio di corrispondenza, dove scaltrezza matematica compare da
entrambe le parti, Brown se ne esce dal confronto scientifico con uno slogan
antifumo! ...E' incredibile che solo e soltanto su queste traballanti
fondamenta -- e solo su queste -- sono state sciupate dai governi immense
fortune che sono passate a razziatori, ed è stata creata una sub-economia che
fa fortune con le bugie e con l'inganno.
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Fumo
passivo e malattie coronariche: nessuna associazione - In
questo studio viene chiaramente ed inequivocabilmente dimostrata l' assenza di
legami tra il fumo passivo e le malattie coronariche. La cricca anti-fumo ha
cercato in ogni modo di correlare il fumo passivo con le malattie di cuore.
Dovendosi confrontare con la sconfitta, la cricca si è rivolta alle forze
politiche ed a quella parte della scienza corrotta per imporre il suo
"credo" e mentire a media e popolazione, ma i fatti parlano chiaro, e
questo studio lo dimostra: nessuna associazione.
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Importante
ricerca del IARC dimostra che non esiste rischio di tumore associato al fumo
passivo - Siamo contenti che un'
altra importante ricerca abbia dimostrato che non esistono o quasi pericoli
derivanti dal fumo passivo. Dopo così tanti studi sul fumo passivo è ora di
trarre le dovute conclusioni.
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Scienza,
politica ed etica: il caso del fumo passivo -
"La libertà da parte degli individui di
poter fumare e' sempre stata l'opposizione maggiore alla campagna antifumo,
che gli strateghi antifumo avrebbero potuto confinare, se solo fossero
riusciti a dimostrare che avrebbe costituito un rischio, per i non fumatori,
la sola esposizione al fumo passivo. Enormi risorse finanziarie sono state
impiegate per ottenere i risultati voluti, ma 15 anni di ricerche hanno
ottenuto solo risultati ambigui che permettono di esprimere solo congetture
ipotetiche".
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Articolo
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Quando
si dimostra che la cricca antifumo mente, i resposabili semplicemente cambiano
menzogna - Grazie al lavoro encomiabile e dedicato di Wanda
Hamilton, ricercatrice del gruppo FORCES, si è scoperta un'altra colossale
frode dell'American Cancer Society (ACS) sul fumo (subito seguita e
pappagalleggiata dalla cricca antifumo canadese) sulle "53.000" vite
"perse" per il fumo passivo in USA, cifra che è stata attribuita
all'EPA -- ma mai dichirata da detta agenzia. Messa con le spalle al muro -- e
dando risposte diverse tutte le volte -- l'ACS, con le mani nel sacco, ora
ammette che i numeri sono invece scaturiti dal "professionista
antifumo" Stanton Glantz, e non dalla EPA. Nemmeno la EPA, infatti, ha il
coraggio di dire menzogne del genere sull'argomento (la loro stima è
"solo" di 3.000 vittime)! Il VERO numero è 0 ,
poiche' nemmeno uno dei decessi attribuiti al fumo passivo puo' essere
provato.
I "media" corrotti che hanno promosso
la campagna pubblicitaria si sono ben guardati dal pubblicare un'errata
corrige. Lo scopo è infatti quello di spaventare la gente e istigare odio
contro i fumatori, non di dire la verità.
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Rischi
di malattie alle coronarie nei non fumatori esposti al fumo passivo - Il
Dott. Alan J. Gross la canta chiara in questo
articolo scientifico sul fumo passivo. "La prova tossicologica fornita da
Glantz e da Parmley è stata confutata da Wu, Gori ed altri. Inoltre, i dati
epidemiologici considerati da Glantz e da Parmley sono equivoci, nel migliore
dei casi, poichè non includono né i dati degli studi dell' American Cancer
Society's Cancer Prevention Studies (CPS-I) e (CPS-II) né quelli del National
Mortality Followback Survey che, se aggiunti ai i dati epidemiologici presi in
considerazione da Glantz e da Parmley, non indicano associazioni
statisticamente significative".
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Articolo
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Menzogne,
maledette menzogne... Uno sguardo più attento alle statistiche sul fumo e
salute - In questi due dotti saggi,
il Prof. Finch non mette in discussione i risultati di vari ricercatori sui
possibili effetti del fumo sulla salute. Da statistico puro, il suo unico
interesse è nel modo in cui i "fatti" vengono presentati al pubblico
non competente per ragioni propagandistiche così, nella prima parte, egli
documenta come l'opinione pubblica sia stata istigata, in modo spesso violento,
contro i fumatori per creare la paura che il fumo passivo sia un pericolo per
la salute pubblica. Si scopre quindi che le ricerche effettuate non hanno
basi scientifiche sufficienti per corroborare questa tesi.
Nella seconda parte provvede a dare ancora una
correzione agli allarmismi con dati che possono essere interpretati anche senza
una conoscenza specifica della statistica.
Il Prof Finch è stato Foundation professor
di matematica statistica alla Monash University, Australia fin dal 1964, ha
contribuito a numerose riviste scientifiche tra le quali The British Journal
for the Philosophy of Science, Information Sciences, The Australian Journal of
Statistic, the Journal of the Royal Statistical Society, Acta Mathematica
Scientia, Biometrix, The European Journal of Cancer, e Clinical Oncology, ed
anche a libri come The Philosophical Transactions of the Royal Society of
London, the Encyclopedia of Statistical Science e The Foundations of
Statistical Theories in the Physical Science.
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Scienza
che non leggerai sul tuo quotidiano - Non
troverai queste informazioni pubblicate sui quotidiani. Non le sentirai dai
politici, e la cricca antifumo mantiene un silenzio di tomba. Nemmeno parlarne
non è elegante.. ma sono vere!! In questo compendio, facilmente leggibile,
scritto da Martha
Perske del gruppo FORCES possiamo trovare la verità. Nessuna delle
ricerche effettuate sul fumo passivo ha indicato il seppur minimo aumento di
pericolo per la salute nei non fumatori ad esso esposti. Nessuno studio
ha trovato alcuna connessione. Scarica questa pagina e conservala per
usarla contro quei disinformati o quei fanatici che sono determinati a dire a
ciascuno di noi come vivere le nostre vite.
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Denuncia
di studio fraudolento - Lo
studio sulle malattie cardiovascolari causate dal fumo passivo sono delle frodi
di carattere epidemiologico - Questo studio è una frode, perché gli
autori hanno omesso deliberatamente i fattori di rischio che causano nella
realtà più malattie cardiovascolari nei fumatori attivi e nei fumatori
passivi. Ed Howard ha affermato: "abbiamo fatto di tutto, ma i dati
soni questi" (Knight-Ridder) e cio' è la solita menzogna. Questo
studio e l' editoriale non accennano nè all' infezione da Helicobacter pylori
nè a quella da Chlamydia pneumoniae, che molti studi hanno collegato alle
malattie cardiovascolari. Inoltre non si fa menzione della proteina C-reattiva,
un indicatore generale di infiammazioni.
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Misurazione
continua dei dati
relativi alle particelle fini presenti all'interno di ambienti chiusi con un
nefelometro portatile - Scritto
che descrive i risultati di una ricerca completata nel 1996 a Vancouver. Alcune
conclusioni che possiamo trarre dal commento sui risultati:
1) C' e poca differenza tra i ristoranti per non
fumatori e le sezioni per non fumatori dei ristoranti che hanno sezioni
riservate ai fumatori
2) Il cucinare può portare a livelli di
particolato nei luoghi per i non fumatori alti quanto quelli dei luoghi per
fumatori. Introduzione di Stephen Stewart , PhD, P.Eng.
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Il
fumo passivo non è la causa dell' otite media - Esaminiamo una delle
menzogne più utilizzate dalla cricca antifumo: il fumo passivo causa l'otite
media nei bambini. L'analisi dei risultati di questa importante ricerca non
finanziata con proventi del tabacco, mostra chiaramente che non esiste
alcuna correlazione tra il fumo passivo e l' otite media.
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Il
fumo passivo nell'ambiente di lavoro non causa tumori ai polmoni - La
"lobby" antifumo sta investendo una grande quantità di denaro
delle tasse dei cittadini per fare in modo che un'assurdità possa
diventare credibile: il fumo passivo uccide! Questa è chiaramente una
menzogna motivata da denaro e da guadagni politici, come provato sia dagli
analizzatori elettronici di emissioni, sia dalla scienza. L'ultima
affermazione si riferisce alla scienza che non è stata manomessa, come i
due recenti "colpi" pubblicati sul BMJ, ove gli intervalli di
confidenza erano a 90 invece di 95, e dove importanti ricerche venivano
escluse perché non dimostravano nessun collegamento con il fumo passivo,
e ricerche spazzatura che non sono state prese in considerazione nemmeno
dalle gang antifumo come l' EPA durante la perpetrazione della loro stessa
truffa, erano incluse per creare una valenza statistica. |
Bibliografia |
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Scientifica |
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E
SUBITO... "Chi
ha pagato per lo studio?..." - Subito dopo la nostra
pubblicazione della bibliografia di cui sopra, la cricca antifumo ed i
pappagalli mediatici hanno latrato: "Ricerche pagate
dall'industria del tabacco!!" Se c'e qualcosa che i cani della
"lobby" antifumo non hanno è l'immaginazione. Non si stancano
mai di latrare sempre la stessa solfa? Questa volta, e come spesso accade,
ai cani è andata male, ed hanno abbiaiato per niente. Questa schiacciante
bibliografia che mette a tacere molti truffatori antifumo non è stata
pagata, direttamente o meno, dai produttori. Elencata ricerca per ricerca,
ecco la lista completa delle donazioni. Ora i cani possono tacere, mentre
ce ne accendiamo una. |
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Il
rapporto CRS. Testimonianza
resa da Jane E. Gravelle, il 11 maggio 1994, specialista anziano del United
States Cogressional Research Service Senate Enviroment/Clear Air and Nuclear
Regulation Healt Effects of Enviromental Tabacco Smoke - "La
nostra valutazione di questa prova porta a due conclusioni: la prima è che la
prova che il fumo passivo causi malattie è molto meno consistente che quella
degli effetti del fumo primario; la seconda i costi per la salute degli effetti
potenziali del fumo passivo , che noi abbiamo trasferito in tasse per pacchetto
di sigarette, sono molto probabilmente molto molto piccoli." Già da
molti anni fa' la truffa del fumo passivo era chiara, come questo documento
dimostra inequivocabilmente.
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Il rapporto CRS - Rapporto
sul fumo passivo - La ricerca del
Congresso Americano che critica e discredita i risultati dell'EPA sul fumo
passivo. Un potente documento che è stato ignorato per scopi politici e per la
demonizzazioni di 60 milioni di americani dapprima, ed oggi di 1,2 miliardi di
persone nel pianeta. I truffatori antifumo si sono globalizzati principalmente
grazie alla corruzione dell'Organizazione Mondiale della Sanità, venduta
all'agenda antifumo, che ha iniziato dopo aver accettato la sponsorizzazione
dell'industria farmaceutica.
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Rischio
di tumore ai polmoni dei non fumatori esposti al partcolato del fumo di tabacco
- Una ricerca che dimostra che il
pericolo di essere colpiti da un fulmine (1 su un milione) e' minore di quello
correlabile all'esposizione al fumo passivo.
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Il
Gruppo di Lavoro Europeo sul fumo passivo ed i tumori ai polmoni - Ricerca
finanziata dall'industria del tabacco che assolve i pericoli derivanti dal fumo
passivo.
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Esame
critico dell' OSHA's valutazione del rischio associato all'esposizione, sul
posto di lavoro, al fumo passivo - Una
ricerca canadese che dimostra gli errori metodologici effettuati durante la
valutazione del rischio da fumo passivo. Gli enormi lavori di
"disassemblaggio" dei critici scientifici, che smentiscono un'enorme
parte degli allarmi isterici sulla salute non sono mai riportati dai media che
hanno lanciato l'allarme in primo luogo - specialmente quando si tratta di
fumo! Dire che "è tutto a posto ora, l'allarme era falso" non
procura così tanti lettori e ascoltatori quanto ne produce disinformare il
pubblico.
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Valutazione
degli idrocarburi volatili del fumo da tabacco e
delle emissioni dei veicoli -
Misurazione diretta (nessuna ricerca statistica) dalla Svezia che dimostra che
una persona che guida nel centro di una città è esposta alla stessa quantita'
di agenti inquinanti cui sarebbe esposta se fosse in un caffe' per fumatori....
ma non si parla mai di bimbi "a rischio d'aria d'auto"! E' meglio
spaventare la gente col fumo passivo, che rende di più ai ciarlatani mediatici
e antifumo.
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Ischemie
e fumo del coniuge nel The National Mortality Followback Survey - "La
ricerca riporta che non si è osservato nessun aumento di rischio correlabile
al coniuge sia esso maschio o femmina". Breve e chiaro. Caso chiuso.
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Analisi
della ricerca della EPA sul fumo passivo - L'ultima
arma della cricca antifumo viene smantellata da questa analisi. Dati
manipolati, mancanza di solide prove, dati non verificati.....ed altro ancora
sulla costruzione della "montagna di prove" contro il fumo. L'uso di
metodologia corrotta e di dati falsi sembra essere lo standard della
Environmental Protection Agency sia centrale, sia locale, per corroborare la
truffa antifumo e permettere l'avvento della proibizione e del controllo del
comportamento.
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Valutazione
della qualità dell'aria in Stoccolma attraverso il monitoraggio personale dei
non fumatori per particelle respirabili sospese e fumo passivo - La
ricerca sull' effettiva esposizione al fumo passivo supporta il lavoro di
Jenkins e conferma che i non fumatori che lavorano con i fumatori sono esposti
all'equivalente di 0.1-0.2 sigarette ed aggiunge che "...Oltre
il 70% di tutte le misurazioni della nicotina ed il 60% delle misurazioni del
fumo passivo erano inferiori il limite di qualificazione".
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Valutazione
dell'esposizione dei non fumatori al fumo passivo usando apparecchiature per
monitoraggio personali ed apparecchiature di monitoraggio fisse posizionate in
punti determinati - Dimostra la
possibilità, attraverso l'uso di sistemi di ventilazione, di rarefare il fumo
passivo ad un livello tale da essere al disotto degli standard più rigidi.
Questa è una ricerca effettuata sul campo con misurazioni dirette, non statistica.
Potete constatare che, per leggere le emissioni da fumo passivo, gli
strumenti sono stati tarati in modo tale da poter
rilevare le emissioni della comune colla per ufficio e dell'inchiostro!
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Classe
socioeconomica ed indicatori dell'asma dei bambini - Di
seguito una ricerca canadese del Respiratory Epidemology Unit, Department of
Epidemiology and Biostatistic e del department of Sociology, McGill University,
Montreal, Quebec, Canada. Questo studio dimostra che non esiste correlazione
tra l'asma nei bambini ed il fumo passivo. Un animale da compagnia, ad
esempio, è molto più associabile all'asma dei bimbi che non il fumo passivo.
Naturalmente le "oneste" autorità sanitarie non hanno mai fatto
menzione di questi studi. Come la maggior parte delle ricerche che noi
pubblichiamo, anche questa non è stata sovvenzionata dall' industria del
tabacco.
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EPA:
il fumo passivo "di sfondo" ed altre frodi - Un'
analisi di come l' EPA ha manipolato i propri dati per ottenere la famosa cifra
(falsa) di 3.000 morti l'anno, dovute al fumo passivo, negli Stati Uniti. Il
grande crimine di queste agenzie della "salute" pubblica,
sovvenzionate dalle tasse che tutti paghiamo, è l' uso della credibilità,
guadagnata in passato, per disseminare conclusioni che non possono essere
verificate dalla gente comune per mancanza di dati o conoscenza della materia.
Gli scienziati onesti, che non sono sovvenzionati dalle nostre tasse, e che
riconoscono le manipolazioni che vengono effettuate, sono bollati come
simpatizzanti dell'industria del tabacco e non trovano spazio sulla stampa.
Ecco semplificato, il processo di analisi dei dati per renderli accessibili
alle persone non competenti in materia.
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Nessuna
prova di correlazioni tra la sindrome della culla ed il fumo passivo - L'
ospedale per i bambini di Los Angeles mette a nudo le bugie della
"lobby" anti-fumo circa " un collegamento " fra fumo
passivo" e la sindrome della culla: NESSUNA PROVA.
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Fumo
passivo: confusione con i numeri - Tenetevi
ben stretti sulla sedia. La cricca antifumo ed i loro complici dei media hanno
rilanciato questa notizia sull' Associated Press il 2 marzo 1997. In essa si può
leggere che una ricerca riporta 4.700 decessi annui da fumo passivo di
non fumatori californiani, mentre dai 35.000 ai 62.000
("piccolo lasco", ma chissenefrega, che cosa sono in fondo 27.000
morti in più o in meno?! Tanto, non esistono....) sono quelli correlabili al
fumo passivo in tutti gli Stati Uniti (per la California dai 4.200 ai 7.400).
Ci era stato detto che il tumore ai polmoni causato dal fumo passivo causava 3.000
decessi l'anno in tutti gli Stati Uniti (360 in California). Allo stesso
tempo, una ricerca dell'università di Harvard stimava a 6.700 il numero
di bambini morti a causa del fumo passivo. Perché l'EPA ha mantenuto un
atteggiamento scettico sulle 30.000 morti annue dovute al fumo passivo,
mentre la ricerca Californiana le modifica da 35.000 a 62.000?! Mentre
tutto ciò accade, l'American Medical Association parla di circa 53.000
decessi di non fumatori attribuibili al fumo passivo, e l'attivista per la
"salute pubblica" di New York City, Mark Green, da' 100.000
come numero degli americani deceduti annualmente per il fumo passivo! CONFUSI?
Lo siamo anche noi. La criminale abitudine di sparare a zero per intimorire la
popolazione con dati enormi , grossolani ed a casaccio è ben conosciuta da
tutti quelli coinvolti nella battaglia contro le frodi.
FATELA FINITA, PAGLIACCI. Questa è la
qualità degli studi antifumo, si cui il nostro ministero basa leggi che
restringono le libertà, mentre si rende strumento di una truffa.
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Commento
sul CAL-EPA sezione 7.2 of External Review Draft, Fumo passivo e tumore ai
polmoni - Una relazione del Dr. William
Butler, PhD., che sottolinea le imperfette conclusioni della classificazione
del fumo passivo da parte della California Environmental Protection Agency. La
ricerca dell' EPA è ampiamente basata sullo studio Fontham. Analizzando i dati,,
il Dr. Butler ha scoperto errori RILEVANTI nello studio usato come base
per le successive azioni contro il fumo. Demolire le frodi della EPA sul fumo
passivo è diventato uno sport per gli scienziati onesti, siccome le
manipolazioni sono talvolta così grossolane da essere visibili anche
all'inesperto. Possiamo capire che la cricca degli attivisti antifumo abbia
tutto l'interesse a restare silente; possiamo anche capire che, nella vaga
ipotesi che un antifumo del popolo sia a conoscenza delle frodi, preferisca
ignorarle con tutta la sua forza perché si rimuoverebbe l'unica
giustificazione che ha per "togliersi i fumatori d'attorno". Ma che i
politici -- e specialmente i ministeri della sanità -- non istituiscano
controlli dei dati che usano per reprimere la libertà del popolo
oltrepassa il limite dell'incompetenza, e si addentra in quello criminale -
specialmente visto il fatto che la maggior parte dei ministri della sanità sono
dottori.
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Tradotto da Miriam e Fausto de
Filippis per FORCES
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