25 Settembre 2004 -
Questo
slogan, ormai passato di moda, era una bandiera femminista negli anni
70. A chi ci si riferiva con questo? Al mondo maschile, alla medicina
istituzionale, ai tristemente famosi “cucchiai d’oro”, le più anziane
rabbrividiscono sentendo questo nome, chi erano? Erano i ginecologi
che praticavano gli aborti clandestini, arricchendosi smisuratamente
sulla vita delle donne più sprovvedute. Alla fine degli anni ’70 la
discussa legge 194, che ha legalizzato l’aborto, ha posto fine a
questo sfruttamento delle donne. I ginecologi hanno dovuto
inventarsi altre scappatoie per mantenere i loro portafogli pieni, si
sono inventati la prevenzione dei tumori dell’apparato genitale
femminile che si è tradotto in una serie di esami stressanti e costosi
per l’equilibrio psichico della donna, giocando col termine
“prevenzione” anziché usare il termine esatto “diagnosi precoce”,
continuando così a truffare le donne più sprovvedute.
Il vero business degli ultimi anni, in Italia, è stata la terapia
ormonale sostitutiva. Sostitutiva di cosa? Sostitutiva della
giovinezza che si fugge tuttavia e ci lascia, noi donne, in preda alle
depressioni, alla decalcificazione ossea, alle scalmane (in dialetto
bolognese) o vampate di calore improvvise (in italiano), ma
soprattutto ci consegna in mano al nostro più temuto nemico: LE
RUGHE!!!!! Si la menopausa, condizione naturale che segna la fine del
periodo fecondo della donna, condizione comune a tutte le donne sulla
cinquantina, condizione definita nel 1966 dal ginecologo newyorkese
Robin Wilson “una tragedia che distrugge la salute e il carattere”.
Come nasce un business? Nasce trasformando una naturale fase della
vita in un catastrofico evento, inaccettabile per ogni donna che si
voglia considerare ancora tale. Ecco pronte le case farmaceutiche a
produrre tonnellate di ormoni, ricavandoli dal piscio delle cavalle
gravide, per somministrarli alle donne che non vogliono piegarsi
all’inclemenza della natura e del tempo.
Intanto in Italia i reparti maternità, ormai sprovvisti di puerpere, i
consultori famigliari ed ogni gabinetto ginecologico che si rispetti,
diventano centri per la prevenzione degli effetti collaterali della
menopausa. Tradotto in italiano (lingua esatta) diventano centri di
distribuzione di piscio di cavalla gravida, da somministrare ad ogni
donna in preda alle scalmane, per prevenire il naturale processo
d’invecchiamento al quale va incontro ogni essere vivente dal momento
in cui nasce. Purtroppo il piscio di cavalla gravida non è un rimedio
miracoloso, la Repubblica delle Donne dell’11 settembre 2004 riporta a
caratteri cubitali “Gli ormoni sono pericolosi. Lo dicono i più
importanti studi USA e ora l’ammette anche l’OMS”.
Le donne ringraziano chi le ha sottoposte a trattamenti di eterna
giovinezza che hanno loro regalato cose di questo genere: “La Tos
aumenta il rischio di cancro al seno, all’endometrio e alle ovaie …
aumenta il rischio di infarto, di tromboembolismo venoso … non serve
neanche a migliorare le funzioni cognitive degli anziani; anzi può
persino aumentare il rischio di demenza”. Volevate alleviare il
disagio delle scalmane? Ecco servito un bel cancro al seno. Prevenire
le rughe? Eccovi accontentate con un bel cancro all’endometrio. Gli
sbalzi d’umore? Curati col tromboembolismo venoso.
Il piscio delle cavalle gravide non è più materiale
prezioso per le case farmaceutiche. Verranno obbligate le cavalle
gravide ad urinare in apposite vasche di decantazione degli ormoni. Il
piscio disormonato verrà usato per i trattamenti azotati dei terreni
agricoli: il piscio che non ci berremo con le acque di falda ci
arriverà sulla tavola sotto forma di ortaggi, cereali, legumi, ecc…
Le nostre nonne e le nostre mamme sono sopravvissute alla
menopausa usando accorgimenti semplici: un bel ventaglio (che fa tanto
signora elegante) sempre nella borsetta per fronteggiare le scalmane,
un vasetto di pillole di valeriana per calmare eventuali crisi
d’ansia. Noi faremo altrettanto, aggiungeremo al corredo una bella
pistola col colpo in canna da usare in ogni caso sia necessario
difendersi dai nazionalsalutisti che cercano di violare il nostro
corpo.
Affettuosamente,
Zia Maria
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