“La vita
NON dovrebbe essere la navigazione verso la
tomba con l’intento di arrivarci con un corpo attraente e ben
preservato. Invece, bisogna arrivarci facendo lo slalom
gigante, con un Chardonnay in una mano e un sigaro nell’altra
– e con il corpo totalmente usato e consunto. E quando
finalmente si arriva al traguardo, bisogna essere in grado di
gridare senza rammarichi: ‘Uuuh! Che bella corsa è stata!” –
Pierre Lemieux
“...
Pangloss insegnava la metafisico-teologico-cosmolostoltologia.
Provava ammirabilmente che non si da effetto senza causa...
‘ È dimostrato’, diceva, ‘che le cose non possono essere
altrimenti […] Notare che i nasi sono stati fatti per reggere
gli occhiali, e noi abbiam bene degli occhiali. Le gambe,
visibilmente, sono costruite per le calze. Le pietre sono
formate per essere tagliate e far castelli, e monsignore ha un
bellissimo castello […] e i maiali essendo fatti per essere
mangiati, noi mangiamo del porco tutto l’anno.’
” - Voltaire, Candido
“Assistiamo ad un preoccupante andamento della medicina
accademica. Esso equipara le statistiche alla scienza, e la
sofisticazione di procedure quantitative all’eccellenza nella
ricerca. Il corollario di questo andamento è la ricerca delle
risposte a problemi medici tramite expertise nella
manipolazione matematica e nella tecnologia dell’informazione
piuttosto che con la comprensione delle malattie e delle loro
cause.
La
principale colpevole di questa situazione è l’epidemiologia,
perché l’illecito statistico si verifica tipicamente quando
complesse tecniche sono combinate con grandi quantità di dati.
Il misticismo della matematica mescolata con le sbalorditive
complicazioni di grossi numeri crea un cocktail potenzialmente
[molto pericoloso]… La scienza si occupa di cause, ma
la statistica si occupa di correlazioni.
La radice
della maggioranza degli illeciti statistici è l’abbandono
della neutralità matematica e l’introduzione di ipotesi di
causalità che non hanno basi scientifiche nell’analisi. Ciò
equivale a praticare scienza tramite prestidigitazione: la
velocità delle statistiche è tale da ingannare la mente…
L’analisi statistica si è espanda oltre il suo limite di
attività legittima.” -- Da: Statistical
Malpractice, Journal of the Royal College of Physicians in
London, Marzo-Aprile 1996, pp. 112-114. B.G.
Charlton, MD, Università di Newcastle upon Tyne
"Il prezzo delle palle raccontate è
pagato non da chi le racconta, ma da chi ci crede."
-- Piera Graffer -- Un concetto fondamentale che lo Stato ha sempre capito e i
popoli mai.
"Se non fumi e non
bevi, morirai sano" - Proverbio russo
"La democrazia
è due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a pranzo.
La libertà è un agnello bene armato che contesta il voto".
-
Benjamin Franklin
La fede è più forte dell'evidenza, quindi è un ostacolo alla
ricerca della verità. Gianni Pardo
La sigaretta non è un semplice pezzetto di carta con dentro un
pizzico di tabacco.
La sigaretta che adesso ci toglie l'appetito (ed é perciò una
vigliacca) un tempo ci ha aiutato a sopportare la fame.
La sigaretta che adesso ci toglie la memoria (ed é perciò
un'assassina) per anni e anni ci ha riempito il cervello di idee.
La sigaretta è un'amica che, dopo anni e anni di fedeltà, ci ha
tradito: ma rinunciare a essa è come rinunciare a un felice passato. Ci
si trova soli e vuoti senza la sigaretta.
La sigaretta rappresenta il trait d'union fra il mondo delle cose
reali e il mondo della fantasia. E' il ponte di fumo che ci permette di
abbandonare la riva dei bruti e di passare alla sponda opposta.--
Giovannino Guareschi, "Osservazioni di uno qualunque" (Milano: Rizzoli, 1998), pag. 316.
"L'estremismo nella difesa della
libertà non è un vizio, e la moderazione nella ricerca della giustizia
non è una virtù" - Karl Hess
"I dottori per guarirvi
hanno bisogno di poco: pur che vi possano proibire qualcosa tutto va a
posto. L’astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene
di meno." - Giovanni Guareschi, Lo Zibaldino
"Ho un triste presentimento –
forse a sproposito – di un’America dei miei figli o dei miei nipoti…
quando, avvinghiati ai nostri oroscopi, le nostre facoltà critiche in
netto declino, incapaci di distinguere tra ciò che è vero e ciò che
ci fa sentir bene, scivoleremo, quasi senza accorgercene, nella
superstizione e nell’oscurantismo" - Carl Sagan
' Ieri , a Milano, ho
visto qualcosa che supera i limiti del grottesco: il solito, fiammante
cartello NO SMOKING esposto con soddisfazione manifesta (i farisei sono
sempre soddisfatti di sè... ) esposto, dunque, in una tabaccheria!
L'ossessione per l'untore, il delirio moralistico, la paranoia
salutistica , la credula acquiescenza alla propaganda dei padroni del
momento che si spingono sino al masochismo del piccolo tabaccaio di
periferia. Tabaccaio che, per definizione, campa vendendo tabacco ma che
annuncia pubblicamente che nel suo negozietto non si fuma, perché lui
è moderno, lui è politicamente corretto e guarda la tv, dove si parla
così male dei fumatori... lui è andato con un charter, in comitiva,
negli States ed è contento di fare come gli americani...
Sono sempre più convinto che questa
crociata antitabagista sia il nodo di vipere dove si raggrumano tutte le
contraddizioni, le ipocrisie, le ferocie "etiche" del nostro
tempo. Occorre che qualcuno continui ad accendere sigarette ad oltranza;
e che le accenda con la consapevolezza che è un atto di doverosa
resistenza, che in questo gesto c'è un impegno di libertà e di verità
per tutti, anche per gli sventurati , gli sprovveduti che credono di
"pensare con la loro testa" e sono invece poveri allievi dei
santoni alla Veronesi e alla Sirchia. E che, da provinciali alla
periferia dell'Impero , scimiottano servili le mode dei Padroni.
La lotta all'incubo dello Stato Etico,
di nera e di rossa memoria, l'opposizione ( così evangelica, tra
l'altro ) all'ipocrisia dei benpensanti, delle "persone per
bene", passa oggi anche dal consumo di quell'erba sacra che fu il
tabacco. Sacra, oggi, alla difesa delle libertà di vivere e di morire
come ci pare o come ci indica la nostra coscienza e non il politico
"zelante e buono", il burocrate " che pensa a noi" o
il medico che del camice bianco ha fatto una nuova, oppressiva,
dogmatica stola sacerdotale.
E che Dio benedica - per il suo
realismo cristiano che, purtroppo, sembra oggi avere abbandonato troppi
clericali - il beato Escrivà de Balaguer che, avendo scoperto che dei
tre primi sacerdoti dell'Opus Dei nessuno fumava, ordinò che almeno uno
cominciasse a comprarsi , e a consumare, le sigarette. Perché, osservò
il futuro beato , su tre persone "normali" almeno una fuma.
Chi obbedì fu colui che diverrà il suo primo successore, Alvaro del
Portillo: aveva cominciato per obbedienza ma proseguì con gusto e
convinzione ad armeggiare con accendini e posacenere sin quasi alla
morte: naturalmente, in età tarda, malgrado il pacchetto giornaliero.
O, forse, proprio grazie a questo ...' - Vittorio Messori,
corrispondenza a FORCES Italiana
" Mi piacciono le sigarette. Mi piace il fuoco tra le mani di una persona. Il fuoco, questa forza così pericolosa, domata sulla punta delle dita. Spesso penso alle ore che uno passa seduto a guardare il fumo della sigaretta, meditando. Penso quante grandi cose sono state ideate in quelle ore. Quando uno medita, c'è un fuoco vivo nella sua mente... ed è giusto che egli abbia la punta accesa della sigaretta come sua
espressione " - Ayn Rand, da: Atlas Shrugged."
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